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Esteri

Crimea: Referendum dai risultati dubbi ed un futuro incerto

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Premesse: 

A) notoriamente non sono un amante della UE   

B) stimo Putin  

C) reputo che l’Occidente negli ultimi decenni abbia fatto azioni (e guerre) spesso inutili o dannose

D) credo che l’Occidente si sia mosso in modo goffo, illegale e scorretto, appoggiando la destituzione di Victor Yanukovych

  

Fatte queste premesse, reputo che il REFERENDUM in Crimea non sia una cosa SERIA  per le seguenti ragioni:

1) Non e’ considerabile serio un Referendum o un elezione con 10 giorni di campagna elettorale

2) Il Referendum e’ stato svolto con qualche decina di migliaia di militari Russi presenti

3) Le alternative poste dal Referendum erano analoghe, o Indipendenza e successiva annessione alla Russia, oppure Autonomia e quindi successiva possibilita’ di Indipendenza e successiva annessione alla Russia

4) Sostanzialmente la campagna elettorale e’ stata svolta solo dai filo-Russi

5) Il parlamento della Crimea ha votato l’annessione alla Russia prima di svolgere il Referendum

6) Per la Legge Ucraina il Referendum, in queste modalita’, e’ illegale

 

Detto questo notiamo che:

  • I Risultati del Referendum parlano di affluenza all’80%, con 97% per l’annessione alla Russia, e solo 3% contrari
  • In tutte le precedenti votazioni (presidenziali, parlamentari), l’affluenza in Crimea e’ sempre stata sul 50%, con le formazioni filo-Russe al 75-80% e le formazioni nazionaliste Ucraine al 20-25%

In pratica, normalmente, in Crimea, ogni 100 elettori, nel passato, 40 votavano formazioni filo-russe, 10 formazioni nazionaliste ucraine, 50 beatamente se ne stavano a casa.  Stando ai dati del Referendum, 77 hanno votato per l’annessione alla Russia, 3 contrari, 20 a casa.

Non ci vuole un genio della Statistica o un Giurista, per capire che  le modalita’  del Referendum siano una sostanziale fanfaronata, e che i Risultati del Referendum siano stati manipolati in modo spudorato.

E’ pur vero, che se il Referendum si svolgesse coi sacri crismi, senza dubbio, vedrebbe una maggioranza di favorevoli all’annessione alla Russia (ma non e’ per niente detto che vi sarebbe la maggioranza assoluta dei potenziali elettori).

Il fatto che la Crimea sia nel suo complesso piu’ affine alla Russia che non all’Ucraina, ed il fatto che la destituzione di Victor Yanukovych abbia ampie ombre di legittimita’, non puo’ comunque essere considerato un alibi, per vedere questa azione della Russia in Crimea, come qualcosa di complessivamente inaccettabile. D’altronde, la stessa Russia, di fronte ad aree del suo territorio secessioniste (es. la Cenenia) ha agito in modo spietato, per cui fa sorridere il “richiamo alla legalita’ ed al volere popolare”.

In Ucraina, semplicemente, si sta giocando un braccio di ferro, dove legalita’ e volere popolare sono foglie di fico, da ambedue le parti. Ed ambedue le parti non sono dalla parte del “diritto” e sostanzialmente se ne fregano del reale volere degli elettori.

Questo pero’ e’ un gioco pericoloso, per gli Ucraini inanzittutto (siano essi filo-UE o filo-russi), ma anche per l’Occidente e la Russia.

Chi pensa che la Russia possa ricattare l’Occidente (col Gas, Petrolio, ritiro capitali dall’area del dollaro, stop alle importazioni di beni europei) senza avere impatti severissimi, sbaglia di grosso.

E’ verissimo che Putin ha risollevato un paese che negli anni 90 tendeva alla miseria, ma tale miracolo e’ stato possibile anche grazie al boom del prezzo del petrolio, piu’ che quintuplicato (la Russia produce Gas e Petrolio per un valore equivalente di 700 miliardi, oltre un terzo del suo PIL). Andare alle scontro con l’Occidente, significa per la Russia sostanzialmente Crisi Economica, legata a crollo del Rublo, destabilizzazione finanziaria, etc.

Fermatevi!

 

GPG

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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