Attualità
Cresce a dismisura la vendita dei robot industriali, e cala il loro prezzo: il futuro dell’uomo nell’economia è tutto da ripensare
Cari amici,
dopo la baruffa che ci ha visto, nostro malgrado protagonisti, a tre anni da un piano pubblico, con tanto di video integrali pubblicati su Youtube, nostra esclusiva e privata elaborazione, che ci ha fatto apparire come una Spectre “De Noartri”, quando siamo solo un gruppo di studiosi che si pongono quei problemi che nessuno osa porsi, torniamo a parlare del futuro dell’economia e della robotizzazione.
La robotizzazione dei processi produttivi sta accelerando, e l’elasticità della curva di domanda dei robot si presenta molto elevata, come ha fatto notare giustamente Zerohedge.
La curva di domanda alla robotica segna un’alta elasticità al prezzo, e questo appare piuttosto ovvio, ma sta letteralmente decollando da quando i robot a costo basso (20 mila dollari) sono stati introdotti nella gestione logistica in modo estremamente ampio con Amazon. Facciamo un altro esempio simile, di produzione italiana, Yumi, prodotto della ABB:
Questo robot compatto nasce per lavorare di fianco all’uomo, essere il suo assistente. Costa meno di 40 mila euro. Questo robot può oggettivamente sostituire gli assistenti e gli apprendisti in un laboratorio artigianale, ma l’assistente – apprendista è quasi sempre colui che prosegue l’attività del maestro artigiano: cosa accadrà alle piccole professioni con l’introduzione di questa nuova classe robotica flessibile ed a basso costo ?
Parliamo di spread, di debito , ma non pensiamo che, socialmente ed economicamente, siamo destinati alla scomparsa se non proponiamo una revisione completa del modello di economia attuale fondato su modelli ottocenteschi. Se eliminiamo il lavoro tramite la robotica eliminiamo il mercato per i prodotti del robot: il robot con compra, non consuma, non ha preferenze, l’operaio, l’impiegato li hanno. Sarebbe bello vedere questa teste che affollano la TV parlando di “Debiti” come pensano di risolvere la sempre maggiore dicotomia fra essere umano e mercato del lavoro. Purtroppo ho l’impressione che il mio desiderio sia utopico.
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