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Cosa succederà alla Salis al Parlamento Europeo

Il parlamento europeo non è una carta “Uscita di prigione” del Monopoli

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Ilaria Salis, o meglio i suoi amici, pensano che l’elezione al Parlamento Europeo sia una sorta di biglietto di uscita di prigione del Monopoli. Un beneficio piovuto dal cielo che ricorda il famoso “Io so’ io, e voi non siete un c…” che rimanda a Gioachino Belli.

In realtà pare che le autorità giudiziarie ungheresi non rinuncino così facilmente a processare la neodeputata per aggressione, avvenuta, fra l’altro, prima della sua elezione.

L’immunità di cui gode un parlamentare europeo non è assoluta e totale, ma legata al proprio mandato parlamentare. Se un membro del parlamento viola una legge per applicazione del mandato stesso, allora non è penalmente responsabile per l’atto stesso.

Però ci sono dei forti limiti:

  • prima di tutto questo comportamento deve essere, appunto, collegato all’attività politica del parlamentare. Quello che è successo prima non è coperto da immunità;
  • in secondo luogo la valutazione della correlazione fra attività parlamentare e condotta del MEP (member of the european parliament) è demandata al Parlamento stesso, per cui è una questione politica.

In realtà il parlamento è piuttosto parco nella valutazione delle immunità e vi è una commissione parlamentare che si occupa di predisporre un  parere, non vincolante, sul comportamento del parlamentare.

La Commissione JURI, che normalmente si occupa degli affari giuridici legislativi, è anche incaricata di istruire la valutazione dell’immunità parlamentare.. Vediamo come funziona la procedure:

  • L’organo giudiziario invia la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del parlamentare;
  • La commissione JURI prende in carico la richiesta e l’assegna a un parlamentare istruttore;
  • La commissione sente il MEP sotto accusa e può chiedere ulteriori documentazioni alle autorità o ascoltare ulteriori parti;
  • Il relatore prepara la sua valutazione
  • Questa valutazione viene votata dalla Commissione JURI a porte chiuse;
  • Il parere viene quindi votato dalla prima plenaria.

La votazione è politica, ma solitamente soprattutto per casi legati all’esercizio della libertà di parola. In altri casi, come ad esempio nei confronti del deputato di Alba Dorata accusato d’omicidio, il Parlamento c’è andato pesante e lo ha mandato in carcere per 15 anni. Il deputato però  ha continuato a esercitare le proprie attività dalla prigione.

Che succederà alla Salis? In teoria, se segue i precedenti, dovrebbe tornare a processo a Budapest, perché il reato non è legato all’esercizio delle sue attività parlamentari. Però il giudizio è politico, quindi ci si può sempre attendere delle sorprese…

 


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