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Cosa possiamo imparare da un pazzo weekend delle Cripto

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Pazzia del mercato, iper speculativo, delle valute virtuali in questo Week end. BTC in 15 giorni è passato da quasi 60 mila dollari a un minimo domenica di 32 mila. Anche peggio per Ethereum, che aveva superato i 4000 dollari e domenica ha toccato un minimo a 1725 dollari per poi riprendersi.

Cosa possiamo imparare da questo pazzo weekend

  • Le  valute virtuali sono ancora soggette a crash. BTC è stato soggetto a crash improvvisi sin dall’inizio, e così le altre valute virtuali. Basta ricordare il 2017  per pensare di poter vedere BTC variare da 20 mila a 3 mila dollari in brevissimo tempo. La stessa natura del mercato, continuo, con la possibilità di trading automatico con algoritmi, facilita questa possibilità.
  • I media Mainstrem sono ancora nemici delle valute virtuali. Le criptovalute quando va bene vengono ridicolizzate, quando va male sono viste come uno strumento di riciclaggio del denaro sporco. In questo non aiutano personaggi come Elon Musk. Tutti si concentrano su elementi superati, magari legati a Pirate Bay, e non sui progetti tecnologici distribuiti moderni. Probabilmente dietro a questi fatti c’è lo zampino delle grosse società;
  • Bitcoin ha una pessima reputazione. Il pagamento del riscatto per il Colonial Pipeline lo ha fatto passare per la valuta dei ricattatori. La polemica di Musk sul Bitcoin non verde ha aggiunto ulteriori peso. Purtroppo BTC sta pagando il fatto di essere stata la prima e quindi la più famosa delle valute virtuali;
  • Coinbase, ma anche altri exchange centralizzati di grandi dimensioni, non sono stati in grado di fornire il servizio necessario nei momenti più burrascosi. Il fatto è ancora più grave perchè Coinbase è il primo exchange che è anche una public company  che ha potuto reperire risorse abbondanti in borsa;
  • Comunque non è il 2017. Ricordo quegli anni quelli dei whitepaper assurdi, superficiali e abborracciati. Ora i progetti sopravvissuti a quell’epoca, o nati dopo, sono più completi, hanno senso, o sono stati selezionati in modo darwiniano.  Ethereum o Cardano sono ben diversi dai progetti del 2017, e attività come Uniswap sono complete e ben studiati.

Questo però non vuol dire che, magari, quando leggerete questo articolo il mercato sia nuovamente crollato, questo non è prevedibile. Però diamo un po’ di fiducia all’evoluzione del sistema

 

 


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