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Euro crisis

Continua la presa per i fondelli sui (falsi) successi della Spagna nella crisi attuale: i media non ci dicono che Madrid ha fatto debito in eccesso per 447 mld USD dal 2010 vs. fiscal compact!

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Mi sono stufato di farmi prendere per i fondelli: forse per tenere tranquille le masse, forse per dare una speranza (che non c’è, spiacente), forse per indorare la pillola cercando di convincere che la cura europea fa effetto, ci vengono propinate giornalmente dai media mainstream notizie forvianti, forse anche con il nobile fine di mantenere la pace sociale. Mi domando quanto potrà durare questa presa in giro, ricordando che ritardare la divulgazione della realtà delle cose corrisponde a peggiorare la situazione, il buco diventerà ancora più grande e si arriverà inevitabilmente o ad una rivoluzione o una dittatura di fatto. Ed intanto le aziende chiudono, lo Stato svende gli assets di Stato dietro imposizione europea e la gente capace emigra….

Dunque mi trovo obbligato a riprendere, correggendole, le notizie di stampa che dipingono la Spagna come una storia di successo in termini di risultati delle cure euro imposte. Lasciamo perdere per un attimo che gli stipendi nel paese Iberico sono crollati durante la crisi, che la disoccupazione viaggia al 25% e che il Paese ha pochissime industrie che possono sostenere la propria economia, per altro vista la ridottissima dimensione non correndo alcun rischio di sfidare il dominus tedesco nel suo impiego di elezione, la manifattura.

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Passiamo invece ai dati fattuali ed incontrovertibili: i fatti ci dicono che la Spagna ha sì ottenuto crescita (vedremo oltre se è vero) ma per fare questo ha aumentato il debito. E l’ha fatto in modo sostanziale! Si ricordi che l’ammontare di detto aumento di debito coincide con il rapporto [Debito Statale/PIL annuale] cumulato. Andando a verificare cosa è successo scopriamo che la Spagna , stante un limite cosiddetto teoricamente invalicabile da Fiscal Compact del 3% di rapporto [Debito Statale/PIL annuale], ha sforato in eccesso nel periodo 2010-14 di oltre il 6.4% per anno in media. Nel periodo 2012-14 lo sforamento medio annuale è stato del 5.8% circa, stante lo stesso limite da Fiscal Compact. Ciò ha permesso di “pompare” nel sistema un ammontare di denaro tecnicamente non permesso vs. fiscal compact pari alla cifra monstre di 447 mld USD nel periodo 2010-14! Notasi che nonostante la cifra sia enorme non ha influito molto in termini di tenuta del PIL, infatti dal 2010 al 2014 il PIL è sceso del 6.6% in valore assoluto in USD [OSSIA LA SPAGNA NON E’ CRESCIUTA COME PIL NEL PERIODO 2010-14!!!].

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Vediamo in confronto l’Italia: al contrario della Spagna il Belpaese ha dovuto sottostare quasi completamente al Fiscal Compact. Se le fosse stato permesso uno sforamento pari a quello Spagnolo l’Italia avrebbe potuto NON aumentare le tasse o – alternativamente – pompare denaro nel sistema come investimento o stimoli per una cifra equivalente, 447 mld di USD.

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In breve, se l’Italia avesse potuto fare quanto fatto dalla Spagna – o magari anche solo la metà – certamente nel periodo 2010-14, e ripeto certamente, sarebbe stata in grado di avere oggi un saldo di GDP superiore rispetto a quello del 2010. Ossia l’austerità imposta all’Italia ha fatto in modo di azzoppare il Paese: più precisamente se si fossero pompate risorse finanziarie nel sistema in misura uguale alla Spagna – cosa se non normale almeno perfettamente logica in periodi di recessione – dove sarebbe oggi il GDP italiano?

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[NOTASI: pur con la cura draconiana imposta dall’EU l’Italia è riuscita a far crollare il GDP nel periodo 2010-14 molto meno di quanto fatto dalla Spagna!!!]

Possiamo solo fare qualche ipotesi conservativa: considerando quanto abbiamo sotto gli occhi [lo scempio post Montiano], dopo le cure utili solo ad azzopparci inaugurate da Mario Monti, ipotizzando un coefficiente di trasformazione in PIL del Debito (risorse) pompate nel sistema pari ad un misero 15%, il GDP italiano sarebbe potuto crescere di circa 54 mld di USD (nettando quanto fatto in termini di deficit dall’Italia, lavorando solo sulla differenza), ossia sarebbe anche superiore al GDP del 2010! Qualcuno mi potrebbe sindacare che lo stock di debito sarebbe aumentato, vero, proprio come è successo alla Spagna. Ed al Giappone, alla Gran Bretagna, agli USA, all’Irlanda, al Portogallo, alla Slovenia. E come dimenticare la Francia… Se si vuole veramente uscire dalla crisi qualcosa si deve fare, ad es. debito, poi spetterà all’inflazione fare il suo sporco lavoro di erosione, cosa credete che serva a termine creare enormi masse di moneta tramite il QE made in USA….

La conclusione è duplice:

  1. il successo spagnolo è una grande bugia, chiunque sarebbe riuscito a crescere con tale e tanto stimolo pompato finanziario a debito nel sistema, per altro la Spagna è cresciuta pochissimo, anzi a fine 2014 il suo GDP era inferiore a quello del 2010 (ossia non è cresciuta)!
  2. La seconda è che base dati riportati è indubitabilmente in atto un’opera di destabilizzazione ed indebolimento del sistema economico italiano da parte dell’Europa, le cui ragioni non sono ad oggi pubbliche. Ossia, fare austerity per l’Italia NON serve ed i dati della Spagna lo dimostrano inequivocabilmente.

Per il Belpaese è certo che essere il maggior competitor industriale del moloch tedesco in un periodo di bassa domanda globale non aiuta, dovremmo facilmente capire che la Germania oggi ha più interesse ad indebolire l’Italia piuttosto che aiutarla ad uscire dalla crisi in quanto ciò metterebbe a rischio la competitività della propria industria (l’Italia è appunto il maggior competitor manifatturiero continentale della Germania!). Men che meno permettere all’Italia di uscire dall’Euro, la svalutazione ucciderebbe letteralmente il benessere tedesco. Giammai! Come la peste…

Vista la semplicità nell’interpretare le cose che accadono da parte di uomini di buona volontà – e ce ne sono, lo dimostra il sottoscritto che non è nemmeno economista -, temo che i vari soggetti che a Roma si sono susseguiti al comando a partire dal golpe del 2011 un giorno dovranno rendere conto del loro operato, è solo questione di tempo.

Mitt Dolcino


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