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Confesercenti: ormai 8 consumatori su 10 non acquistano più. Il crollo è vicino

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Qual è la vera situazione economica in Italia, quella toccata alla gente comune e dalle piccole aziende? Dato che i giornaloni non ne parlano, ne ne diamo un’idea noi. prendiamo questo stralcio da Napoli Today che commenta gli effetti del Green Pass applicato al commercio:

«Gli effetti sono negativi – commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno – innanzitutto perché c’è stata una ulteriore contrazione degli incassi, già esigui e ridotti, nonostante la stagione dei saldi, anch’essa al di sotto delle attese. Ancora una volta gli imprenditori sono costretti a sopportare un peso che non dovrebbe competere loro, il controllo del Super Green Pass. Noi di Confesercenti abbiamo inviato a tutte le nostre imprese una informativa dove  vengono illustrate con precisione le attività per le quali è obbligatorio il Green Pass per accogliere i consumatori. Anche se il controllo va fatto a campione sui clienti, la perdita di tempo e il rallentamento dello shopping è evidente. Siamo per il rispetto delle regole, e non a caso abbiamo ribadito ai nostri iscritti e alle imprese associate di continuare a rispettare le prescrizioni anti-Covid, dal distanziamento sociale all’obbligo di mascherina e alla sanificazione. Tuttavia il controllo dovrebbe spettare alle forze dell’ordine e non ai nostri esercenti»

Risultato del Super green Pass:

  • gente impaurita;
  • perdita di tempo;
  • perdita di incassi.

Perchè la verità dell’economia italiana non è quella di Repubblica:

Perché il PIL Italiano non è cresciuto in modo eccezionale come vogliono farvi credere, ma è più basso del 2019 e molto, ma molto più basso rispetto al 2011. Il resto è wishful thinking (leggasi, balle) come mostra questo grafico con i valori reali del PIL a prezzi costanti.

Inoltre il boom dei prezzi energetici, a cui il governo sembra disinteressarsi in modo assoluto, cancellerà questa “crescita eccezionale” e fa chiudere le aziende, tarpando la manifattura che, fino a ora, era ciò che ha mantenuto a galla l’economia. Se ne è accorto perfino il Cento Studi di Confindustria:

Il CSC ha visto un calo destagionalizzato dello 0,7% della produzione industriale a dicembre e uno del 1,3% a gennaio. Con i prezzi dell’energia attuali le aziende preferiscono chiudere, semplicemente e banalmente. Meno produzione, meno stipendi e utili, meno soldi, meno spesa uguale depressione economica.

Il governo Draghi ha preso due posizioni profondamente sbagliate, che incideranno sulla vita degli italiani:

  • non ha cancellato le limitazioni di lockdown, come altri paesi europei, deprimendo il terziario (commercio turismo etc);
  • ha fatto pochissimo dal punto di vista energetico, sia come aiuti, sia come reperimento di risorse, mandando in crisi la manifattura.

Ora capisco sia a termine, capisco che il ministro Franco non brilli per flessibilità, ma non possiamo permetterci di vedere l’economia, e i cittadini, morenti senza fare nulla, ma occupandoci solo di ordine pubblico e che non calpestino le aiuole. Altrimenti da un lato i partiti che lo sostengono si devono preparare all’estinzione politica, altro che “Grande centro”, dall’altro il presidente dei Consiglio dovrà essere conscio che passerà alla storia come il peggior governo tecnico italiano, e potrà fare compagnia a Monti ai giardinetti…

 

 


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