Attualità
“Condannati ai rischi fiscali”. Della serie, imprenditori italiani e persone abbienti andatevene da questo paese prima del crack….
Encomiabile articolo di Italiaoggi* che riporto in calce: condensa in poche righe il motivo del prossimo fallimento dell’Italia, inevitabile. Appunto, seguendo la traccia dell’articolo, probabilmente la causa principale è lo stato in quanto è il primo a disincentivare la libera imprenditoria, a non rispettare le regole ed i patti con i contribuenti, a trattare i cittadini come sudditi. E dunque nessuno vuole venire ad investire in Italia proprio a causa di rischi fiscali imponderabili ed imprevedibili. Anzi inevitabili.
Le cause sono due, riprendendo l’articolo citato [DA LEGGERE]: la prima, la complessità e la continua evoluzione delle norme volute sia dal legislatore – norme che sembrano ormai appositamente ambigue, per far cassa (?) – che dall’autorità fiscale che ormai sembra interpretare in contrapposizione al legislatore stesso le medesime norme, guarda caso sempre per far cassa (vedasi gli esempi portati alla luce da Striscia la Notizia).
La seconda, è lo Stato il primo soggetto a non rispettare gli impegni, leggete l’articolo sotto con gli esempi. L’autore dell’encomiabile articolo si spinge ad affermare che tutto questo sia voluto, appunto per sviare le colpe dei governanti e delle elites pubblicizzando invece che l’Italia è un paese di evasori guardando al piccolo cabotaggio dell’evasione diffusa, della serie tutti colpevoli nessun colpevole: aggiungo, peccato che ad esempio i furbetti del cartellino, che fanno relativamente pochi danni al paese con le loro seppur odiose malefatte, vadano direttamente in galera/custodia cautelare mentre i CdA delle banche che hanno messo sul lastrico migliaia di famiglie – vedremo se non saranno milioni alla fine – sono tranquillamente al loro posto, al massimo indagati. Una ricetta perfetta per fallire…
È tutto questo a fronte di una delle tassazioni, quella italiana, più alte del mondo!!! Ad esempio sulle imprese…. Dati sul 2013 (ora siamo messi peggio).
Appunto, vi sembra giustizia questa? No, non lo è. Siamo ormai in una dittatura fiscale finalizzata al pagamento del debito imposto ad arte dall’EU (tedesca, ma questa è un’altra storia).
Un’ultima parola sui giudici, coloro che ormai rappresentano la dirompente forza per spremere i cittadini e farli pagare (oggi l’agenzia delle entrate ha la forza dalla sua grazie allo spauracchio della confisca, del sequestro e/o della galera via magistratura, anche solo col sospetto). Non dimenticherò mai il caso del giudice Diego Curto’ che con la moglie Antonia Di Pietro incassò la tangente che affossò Montedison e che portò alla morte di Cagliari e Gardini, mai ben spiegate nei dettagli in base a quanto scritto dal giudice Almerighi nel suo libro “Suicidi“. Perdere Montedison – non a caso poi venduta ai francesi, che la smembrarono (ri)portandosi in Francia i pezzi di loro interesse, ndr – fu un danno per il paese quasi come una guerra persa.
Bene, sappiate che i giudici che in Italia causano danni per dolo o colpa grave non pagano civilmente, caso probabilmente unico nel mondo occidentale. Capite il pericolo? (PS: chiedere a Scaglia di Fastweb).
Ai prossimi gabellieri di ultima istanza – i giudici, vista la recente piega temo che il futuro andrà precisamente in questa direzione – la cui imparzialità politica secondo molti è solo di facciata (come ben spiegato da Luttwak a L’Inkiesta nel febbraio scorso, “una minoranza rumorosa molta attiva che ha cercato di estendere il proprio potere in modo non democratico”, parole di fuoco eh, ma mica è stato denunciato ben inteso…) domando: vi siete chiesti chi pagherà le vostre grasse pensioni?
Ed che dire del fatto che sia stato recentemente tolto il contributo di solidarietà richiesto dalla crisi anche alle pensioni d’oro sopra i 90’000 euro (che guada caso coincidono con quelle dei magistrati in quiescenza), state certi che fra qualche mese tutto questo contribuirà a scaldare gli animi, quando la crisi inevitabilmente ci travolgerà….
E se un for male regime si instaurerà nelle more dell’inevitabile prossimo fallimento italiano, siete veramente sicuri che non capiterà come in Turchia dove circa 4000 giudici sono stati incarcerati?
Il tempo ci dirà….. Per intanto purtroppo devo associarmi alle conclusioni – quasi un consiglio – di Italiaoggi: chi può segua l’esempio in varie forme di FCA/Fiat, di Lottomatica, di Ferrero, di Ferrari etc. etc., lasci l’Italia fin che è in tempo!
Mitt Dolcino
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