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Idee & consigli

Con l’e-commerce riapriamo i negozi di vicinato (di Dario Polini)

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Attraverso l’e-commerce riapriamo i negozi di vicinato

Agosto è il mese delle vacanze ma è anche il periodo dove ci si può fermare a pensare al futuro, infatti è a settembre che partono sempre nuovi progetti e iniziative economiche.

Che quanto segue possa essere da stimolo per sviluppare nuove idee! Penso ai tanti ragazzi che hanno molta voglia di fare, che magari proprio perché non trovano un lavoro, o un lavoro soddisfacente in termini economici, decidono o valutano di avviare una propria attività o micro impresa.

Tra le attività maggiormente colpite dalla crisi degli ultimi anni è sicuramente ricompreso purtroppo il negozio di vicinato, detto anche negozio di quartiere; secondo alcuni studi in 8 anni hanno chiuso circa 158.000 imprese (negozi di vicinato e botteghe artigiane) e comunque sia, basta andare nelle periferie delle città per vedere le troppe saracinesche abbassate e le troppe attività chiuse.

Aprire oggi un negozio di vicinato è un’idea che va analizzata attentamente, pianificando bene i costi iniziali, la zona, il bacino di utenza, i potenziali clienti, studiando bene i prodotti e/o i servizi che si vendono, fidelizzando i clienti, tutto ciò perché attualmente il mercato è molto competitivo e nulla va lasciato al caso, fermo restando il rischio d’impresa legato all’andamento del settore.

La parola d’ordine è differenziarsi specializzandosi in prodotti di nicchia e di qualità, affiancando alla vendita “tradizionale” la vendita tramite e-commerce; perché ciò abbia successo serve un’ottima conoscenza e approfondimento del settore nel quale si opera (mi riferisco ad esempio a particolari componenti tecniche oppure a prodotti alimentari specializzati). Fanno da complemento necessario una mirata strategia pubblicitaria e di marketing, delle buone competenze informatiche, la tempestività nelle risposte, la serietà professionale, la flessibilità alle richieste, servizi di localizzazione e la capacità di fidelizzazione di fornitori e clienti. Il negozio di vicinato può essere trasformato anche in un laboratorio artigianale con prodotti di qualità e tradizionali oppure sviluppando o creando dei nuovi prodotti, mantenendo al tempo stesso sia la vendita diretta al pubblico o  tramite e-commerce.

I numeri confermano la forte ascesa dell’e-commerce e mi sento di prevedere che lo sarà sempre di più nei prossimi anni attraverso lo sviluppo di metodi di pagamento tramite internet e le cripto-valute.

Nell’interesse sia dei produttori locali che dei consumatori sarebbe strategico in ambito di produzione alimentare locale creare una rete di vendita online che attui un rapporto diretto senza intermediari.

Necessarie sicuramente la buona volontà e la capacità d’iniziativa dell’imprenditore come anche l’intervento da parte dello Stato con politiche economiche e fiscali a favore del settore, di cui ho trattato nel mio precedente articolo parlando di miglioramento del regime forfettario per micro-imprese https://scenarieconomici.it/limposta-forfettaria-e-migliorabile-di-dario-polini/ ;altrettanto importante sarebbe l’introduzione della cedolare secca sui negozi e botteghe in modo da avere una tassazione più favorevole per i proprietari che potrebbe portare ad avere un abbassamento dei prezzi di affitto, i quali purtroppo nonostante la crisi sono ancora molto alti.


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