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“Con gli occhi asciutti nella notte scura”: l’unico modo per superare i momenti bui

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l’Italia con gli occhi asciutti nella notte scura
Viva l’Italia, l’Italia che non ha paura

Questo dice la famosa canzone di Francesco De Gregori, scritta in un momento drammatico per l’Italia, quando il terrorismo e le relative tragico erano all’ordine del giorno e pareva che tutto dovesse essere travolto dal terrorismo dei vari colori, da una crisi economica fortissima,  e da una repressione allora necessaria, ma talvolta non lucida ed eccessiva. Eppure quell’Italia riuscì, come dice la canzone, a superare il momento e, nel bene o nel male, riusci ad arrivare a tempi migliori.

Ora siamo ancora in tempi di bufera: il Covid-19, siamo chiari, ha portato a prendere delle misure estreme, eccessive, spesso non giustificate. Qui a Scenari abbiamo cercato di darvi sempre le informazioni più complete, d’informare in modo completo, con fonti certe, in modo che ogni lettore potesse scegliere. Personalmente io ritengo il Green Pass obbligatorio una enorme forzatura, possibile solo perché la paura, francamente ingiustificata, ha permesso la creazione temporanea di una maggioranza favorevole a questa misura. Recentemente abbiamo parlato di un sondaggio di Huffington Post che affermava come il 65% degli italiani fosse favorevole a questa misura, mentre il 25% lo ritiene una restrizione della libertà. L’opposizione è notevole, il 25% d’italiani che amano la vita senza un codice QR in mano non sono pochi, ma non sono ancora la maggioranza. Bisogna essere fiduciosi che lo diventerà, sia perché il problema medico sarà risolto, sia perché l’Italia è un paese che cambia idea con una rapidità fulminante.

Fatta questa  premessa bisogna mettere in guardia dalle posizioni estreme: da un lato abbiamo i cattivi medici che vaccinerebbero anche il gatto, se questo non fosse già fuggito di casa. Professionisti che hanno scelto ormai la sinistra politica alla professione. Poco amanti della libertà e della salute, anche perché, se considerassero quest’ultima, valuterebbero anche le conseguenze psicologiche di forzati obblighi vaccinali e dei lockdown. Fossero medici seri curerebbero il benessere complessivo della persona, non si accanirebbero su di un singolo punto, il vaccino, come la panacea. Se fossero dei buoni medici non sarebbero in TV tutti i giorni, ma si occuperebbero di curare  i pazienti caso per caso, anche perché, come dimostrano Belgio e Singapore, non esistono panacee. Questi cattivi medici hanno spazio perché ci sono cattivi politici e cattivi comunicatori, che li usano per affermare il proprio potere e continuare a dare la solita cattiva pappa informativa. Pessimi personaggi perché godono nel provocare, atto che già solitamente richiederebbe un’intelligenza a loro eccessiva, e che ora è completamente fuori luogo. Il fatto che i programmi non allineati vengano interrotti, che su Mediaset e La7 sia una sorta di florilegio  d’insulti contro chi la pensa diversamente dal mainstream. Gente che si vanta di non invitare chi la pensa diversamente, magari per paura di scoprire di avere torto e perdere la paghetta.

Però ci sono anche gli estremisti dall’altra parte, i cugini di Napalm51, la figura creata da Crozza per prendere in giro i super complottisti:

Ossidi di grafene e microchip riempiono il web. Il problema è che bisognerebbe essere in grado di cogliere le conseguenze delle proprie parole, e renderle coerenti con la realtà dei fatti. Se per esempio se io scrivessi  cheVe lo dico adesso: il #greenpass verrà reso permanente, a titolo “preventivo” e i non vaccinati perseguitati e segregati con ogni mezzo, anche violento. Tutti i nostri dati rilevanti (inclusi quelli fiscali e previdenziali) verranno inseriti nel pass” e “Ogni forma di dissenso verrà repressa o silenziata. La nostra libertà sarà condizionata al rispetto integrale di regole degradanti e i controlli sempre più pervasivi. Il governo assumerà una forma oligarchica, smaccatamente assolutista e totalitaria.” “Una vita appagante e serena verrà garantita soltanto ad una ristretta cerchia di privilegiati, pronti a tutto pur di restarci. Ogni confine etico verrà travolto. La comunicazione ridotta a pura propaganda e la scienza asservita alle elité quanto la politica.”” Se non siamo disposti a lottare con tutte le nostre forze per fermare questo progetto, diverrà realtà prima di quanto immaginiate e poi sarà tardi per rimediare. Anche chi oggi si sente al sicuro verrà spogliato di ogni diritto. Per questo dobbiamo reagire subito. Tutti”, allora mi creo un bel problema di coerenza anche perchè:

  • con un proclama del genere la prima cosa che ci si aspetta  sarebbe terminare con  “Allora domani tutti davanti a Palazzo Chigi per l’assalto”. Perché un proclama del genere o è seguito dai fatti conclusivi o resta solo l’ennesimo gruppo di parole caduto nel vuoto, magari dell’ennesimo gatekeeper;
  • in Italia i vaccinati sono l’80% della popolazione, praticamente stabili nei numeri. Quindi abbiamo una decina di milioni d’Italiani che, per vari motivi fondati, non sono vaccinati. C’è un problema non indifferente:  non esiste una “Ristretta minoranza” di privilegiati, se no lo sarebbero quasi tutti i pensionati con 600 euro al mese, e risulta un po’ complesso mettere in galera 10 milioni di persone, se non altro perché mancano carceri e soldi per costruirle;
  • Essere preoccupati perché il pass potrebbe “Includere i dati fiscali e previdenziali” significa vivere su un altro pianeta, in quanto i dati fiscali di ciascuno sono già a disposizione della PA con il semplice Codice Fiscale, compresi TUTTI i dati bancari nazionali, tutti.  I dati previdenziali  sono altrettanto in mano allo stato in quanto gestiti da un misterioso ente chiamato INPS che, ci risulta, gli faccia direttamente riferimento. Questa onnipresenza dello stato è un vero, autentico problema, ma non è legata al GP, è il frutto di decenni di politiche di repressione fiscale in nome dell’austerità. Siete tutti evasori, tranne i giornalisti tv, quindi non avete diritti.

Se gli estremisti pro vax  creano tensioni e disagio da un lato, questi proclami lo creano da quello opposto. Che senso ha creare disagio, anche psicologico, in questo momento. Pensiamo veramente che qualcuno ne possa ottenere un vantaggio politico, economico o elettorale? Agendo così si creano solo inutili angosce, anzi si forniscono giustificazione a chi vorrebbe una repressione ancora più forte.

Questo non significa che, personalmente, non ritenga una parte consistente delle misure attuali giustificate, anche se appoggiate da una maggioranza zelante e poco lucida, ma non si cambiano le cose costruendo una piccola minoranza di kamikaze politici, sperando che solo tali rimangano. Noi cerchiamo d’informare e di dire le cose come stanno, poi deciderete voi cosa fare, con il maggior dono che vi ha dato il Signore, cioè quel grano di sale nella testa. E cerchiamo di superare questa crisi con gli occhi asciutti.

 

 


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