Energia
Combustibile Nucleare: Westinghouse lancia dei pellet di uranio maggiormente arricchito che dovrebbero essere più sicuri
Il nuovo combustibile nucleare in pellet, arricchito con fino 8% di materiale fissile contro il 3%-5% normalmente utilizzato, dovrebbe ridurre la necessità di ricarica del reattore nucleare. Un primo passo verso il TRISO
Westinghouse Electric Company ha prodotto nuovi pellet di combustibile nucleare che contengono livelli di arricchimento più elevati rispetto a quelli attualmente utilizzati nei reattori commerciali, ma che, essendo sotto forma di pellet e non di barre, dovrebbero essere molto più sicuri.
I pellet di combustibile specializzato “ADOPT™” sono stati sviluppati attraverso il Programma di combustibile in grado di tollerare degli incidentidel Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE), per contribuire ad aumentare le prestazioni e la sicurezza degli impianti nucleari.
Il nuovo combustibile sarà testato nel reattore dell’Unità 2 di Vogtle a Waynesboro, in Georgia, il prossimo anno.
Westinghouse ha recentemente pressato il suo primo lotto di pellet di combustibile ADOPT a basso arricchimento di uranio (LEU+) presso il suo impianto di produzione di combustibile di Springfield, nel Regno Unito.
I pellet sono stati realizzati a partire da una potenza di ossido di uranio più arricchita, preparata dall’Idaho National Laboratory, segnando la prima volta che il materiale del DOE è stato utilizzato per supportare l’aumento dell’arricchimento di un combustibile commerciale all’ossido di uranio oltre il 5 percento.
Quasi tutti i combustibili per reattori nucleari commerciali sono attualmente arricchiti tra il 3 e il 5 percento di peso di uranio 235, che è il principale isotopo fissile che produce energia durante una reazione a catena.
I nuovi pellet di combustibile LEU+ ADOPT possono essere arricchiti fino all’8 percento e includono additivi che dovrebbero migliorare le prestazioni di sicurezza del combustibile durante il funzionamento a livelli di potenza maggiori. L‘arricchimento più elevato consente inoltre al combustibile di funzionare per periodi più lunghi nel reattore, per contribuire a ridurre il numero di interruzioni necessarie per il rifornimento. Nello stesso tempo il fatto di essere in pellet e non in barre ne permette un miglior controllo.
“La prima produzione di combustibile LEU+ ADOPT è un passo fondamentale per ottenere cicli di combustibile più lunghi e ridurre i costi operativi nell’industria del combustibile nucleare”, ha dichiarato Tarik Choho, Presidente di Westinghouse Nuclear Fuel. “Questo importante traguardo, che fa parte del nostro programma Encore® Accident Tolerant Fuel, ci aiuterà a fornire energia pulita, più sicura, economica e affidabile ai nostri clienti in tutto il mondo”.
Preparazione per i test
I primi pellet di combustibile LEU+ ADOPT saranno trasformati in perni e inseriti in quattro gruppi di test nel Regno Unito, prima di essere spediti negli Stati Uniti per i test di irradiazione presso l’impianto di Vogtle il prossimo anno.
Il combustibile ADOPT è uno dei diversi concetti di combustibile tollerante agli incidenti che vengono sostenuti dal programma Accident Tolerant Fuel del DOE per fornire nuovi design di pellet di combustibile e di rivestimento che potrebbero essere commercializzati entro la fine del decennio.
Il passo successivo verso la sicurezza del combustibile nucleare avverrà con l’introduzione del TRISO, l’uranio in piccoli pellet separati ed isolati che, in caso di incidente, si raffreddano aunomamente ed interrompono la fissione, risultando intrinsecamente sicuri.
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