Colpo di scena a Londra: Boris Johnson rinuncia alla guida dei Tories, il prossimo primo ministro sarà Sunak

Boris Johnson si è improvvisamente ritirato dalla corsa alla leadership dei Tory dichiarando che “non è la cosa giusta da fare”. La sua decisione lascia aperta la strada a Rishi Sunak, il suo ex cancelliere, che è stato determinante nel destituirlo a luglio.

Sunak ha ora quasi la maggioranza dei deputati Tory che lo nominano, anche se la rivale Penny Mordaunt è ancora ufficialmente in corsa. Secondo quanto si apprende, l’ex Cancelliere, che è riuscito a ottenere un sostegno significativo da parte di parlamentari sia di destra che di sinistra del partito, sarà nominato nuovo Primo Ministro alle 14:00 di domani, a meno che un numero sufficiente di sostenitori di Johnson non passi a Mordaunt, la terza incomoda.  La signora Mordaunt sta tenendo duro nella speranza che una cinquantina di sostenitori arrabbiati di Boris Johnson le facciano superare la soglia dei 100 voti.

La probabile vittoria di Sunak è arrivata nonostante Johnson avesse dichiarato di avere i 100 deputati necessari per andare alle elezioni e pone fine alla più improbabile storia di rimonta nella storia politica britannica. La lotta interna fra Sunak e Johnson e le elezioni anticipate avrebbero però aperto le porte alla peggior sconfitta politica dei Tories della loro storia recente, e perfino meno recente. Attualmente i punti di distacco fra Conservatori e Laburisti sono quasi pari a 30. Sarebbe stata una sconfitta storica che avrebbe messo fine perfino alla carriera di Johnson. Quindi meglio apparire magnanimo e ritirarsi.

Ora la palla passa a Rishi Sunak che si trova ad affrontare dei grossi problemi, mentre Johnson mantiene la sua  popolarità, con 30 mila iscritti al partito che hanno firmato per il suo ritorno. La sua carriera non è finita.