Economia
Colosso Industriale chiude in Germania: la crisi industriale consiglia di delocalizzare
Due fabbriche del gruppo internazionale Ceratizit chiudono per la crisi del settore auto. 650 lavoratori resteranno a casa

Il produttore di strumenti in metalli duri e punte per frese Ceratizit prevede di chiudere due sedi in germania licenziano almeno 650 dipendenti.
Il produttore lussemburghese specializzato in leghe di carburo per la lavorazione di metalli e legno intende chiudere entro la fine del prossimo anno due sedi tedesche. Si tratta degli stabilimenti di Besigheim ed Empfingen (entrambi nel Baden-Württemberg), come annunciato dall’azienda il 5 marzo in un comunicato stampa.
Il Gruppo Ceratizit, con sede principale a Mamer in Lussemburgo, è uno dei maggiori produttori mondiali di metalli duri ed è considerato leader mondiale nel settore delle applicazioni industriali resistenti all’usura, soprattutto applicati lavorazione del metallo, del legno e della pietra.
Nella nota, la decisione di chiudere i due stabilimenti del Baden-Württemberg entro il 31 dicembre 2026 viene motivata con un riorientamento della rete produttiva internazionale. La produzione dovrebbe quindi essere trasferita in altre sedi del gruppo. Il gruppo indirettamente ammette che la Germania non è più al centro del mondo industriale: l’avvità produttiva è altrove.
Ceratizit chiuderà due sedi nel Baden-Württemberg – Complessivamente coinvolti 650 dipendenti
Secondo l’azienda, le due sedi sono particolarmente sotto i riflettori a causa della loro forte dipendenza dal settore automobilistico. “Non solo lottano con l’attuale situazione degli ordini, debole e senza prospettive, ma anche con una difficile situazione di concorrenza internazionale”, si legge nel comunicato. “In considerazione della competitività del gruppo, è stata quindi presa la decisione di chiudere le sedi di Besigheim ed Empfingen nel corso del 2026”.
Per i dipendenti interessati dalla chiusura sono previsti un piano sociale e un accordo di conciliazione, sui quali si prevede di avviare a breve le trattative.
Secondo il Bietigheimer Zeitung, nella sede Ceratizit di Besigheim, nel distretto di Ludwigsburg, lavorano circa 350 dipendenti. Essi sono stati informati della chiusura della sede alla fine del 2026 mercoledì 5 marzo dall’amministratore delegato Thomas Reindl e dalla responsabile delle risorse umane Janette Vuono.
La SWR riporta che a Empfingen, nel distretto di Freudenstadt, sono impiegati circa 300 dipendenti. Di conseguenza, le chiusure dei due siti tedeschi riguardano complessivamente circa 650 persone. Il fornitore tedesco di componenti per auto Hella, invece, chiuderà una sede nel Baden-Württemberg già alla fine di questo mese.
La IG Metall vuole elaborare dei piani per le due sedi di Ceratizit
Poiché l’annuncio è stato dato con un preavviso relativamente lungo, i rappresentanti dei lavoratori vogliono ancora cambiare la situazione. La IG Metall Freudenstadt ha dichiarato alla SWR che inizialmente si dovranno verificare le cifre e che in un secondo momento si vorranno elaborare dei piani per mantenere la produzione e i posti di lavoro nella sede di Empfingen.
L’azienda ha anche altre sedi in germania per ora non toccate dal taglio.
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