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CNBC: LASCIATE STARE L’ITALIA! La UE vuole l’austerità in un’economia in decrescita

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Anche se i media italiani stanno ponendo scenari apocalittici, con investitori in fuga, media internazionali concentrati contro di noi, le cose non stanno esattamente in questo modo.

Ad esempio l’analista Michael Ivanovitch da CNBC news prende una posizione seccamente e duramente filoitaliana, con frasi il cui tono e contenuto non può essere frainteso e mettendo bene in chiaro a chi devono essere imputate le attuali turbolenze del mercato.

Tanto per essere chiari:

“A ridiculously ferocious attack on Italy’s mildly supportive fiscal policies in the next year’s budget are firing up market panic and an unedifying spectacle of chronically mismanaged intra-European relations.”

“Un attacco ferocemente ridicolo al bilancio che supporta lievemente le politiche espansive per il prossimo anno sta accedendo il panico sul mercato ed un brutto spettacolo di relazioni intraeuropee che sono cronicamente mal gestite”.

L’articolo elenca in modo corretto i dati sulla situazione economica italiana, la disoccupazione al 9,7%, i 6,5  milioni di italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà, e così via, con una serie di dati che, purtroppo, noi conosciamo molto bene e che più volte sono stati ripetuti dalle pagine di questo blog. L’articolo si sofferma anche sull’inutilità dell’applicazione della ricetta tedesca basata solo sulla crescita dell’export, il cui incremento del 4% fra il 2017 ed il 2018 non è riuscito a rilanciare la produzione e la ricchezza. Insomma l’Italia è stata privata di una politica monetaria, ed ora la si vuole privare in modo totale di una politica fiscale.

C’è anche una bella risposta per chi ritiene che il problema dell’Italia sia il debito e che per questo Bruxelles fa bene ad essere dura con l’Italia e invece molto più permissiva con i deficit, molto più elevati, di Francia e Spagna:

“Why is all that being met by a deafening silence from Brussels? Could it be that the EU’s leniency toward France and Spain has a lot to do with their lower public debt?

It’s possible, but, if that’s true, it’s a big mistake. Those countries have a lower debt on a worsening budget trend. France’s debt accounts for 122 percent of GDP. “

“Perchè (i deficit spagnoli e francesi) incontrano l’assordante silenzio di Bruxelles? La tolleranza della UE è legata al minor livello di debito di Francia e Spagna? Si , è possibile, ma se è così è un grosso errore. Questi Paesi hanno un debito minore, ma su un trend di deficit peggiore. Il debito delle partite correnti della Francia è pari al 122% del PIL”

Ivanovitch parla chiaramente di “Italy whatever it takes moment”, il momento in cui l’Italia deve essere pronta a fare qualsiasi cosa, per poter riavviare la propria crescita e ridurre la propria disoccupazione e povertà. Purtroppo questo semplice concetto sembra essere nemico di una visione europea repressiva, nordica, brutale e violenta, che dimentica come il Mediterraneo sia la vera culla della civiltà.

 

 

 

 


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