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Claudio Borghi: in merito ai nuovi documenti emersi su Peretola: “Regione Toscana come le tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo.”

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“L’Assessore Ceccarelli ammette candidamente che la Regione si è persa per cinque anni (dal 2012) il decreto con il quale il Capo dello Stato bocciava il ricorso della società Aeroporto di Firenze presentato nel 2003 contro la VIA del Ministero dell’Ambiente relativa al proprio master plan dell’epoca.

Ma i comuni Cittadini a cui arriva una multa possono accampare la scusa di non averla vista per non pagare?” Così commenta a margine della seduta il Consigliere regionale toscano e responsabile economico della Lega Nord, Claudio Borghi Aquilini, che prosegue: “Non meno assurdo è giustificare l’ignoranza della Regione (all’epoca azionista di maggioranza di AdF) rispetto all’esito del ricorso, affermando che il progetto 2000-2010 non è stato realizzato: ricordo che quanto contenuto nel decreto di VIA del 2003 non era un optional, bensì andava fatto per mettere a norma l’Aeroporto fiorentino, che ha visto un incremento di quasi il 100% dei passeggeri senza che vi si sia fatto fronte con le necessarie misure di mitigazione e adeguamento.

Così, mentre si favoleggia di progetti faraonici che non servono a nulla, lo scalo fiorentino è tale e quale a quello di vent’anni fa, salvo qualche modifica alla testata nord della pista, che non si sa a quale progetto faccia riferimento e quale autorizzazione abbia avuto. Ci chiediamo – continua il Consigliere Borghi – se per questa Giunta e per la maggioranza che l’appoggia contino veramente così tanto di più gli affari di un unico soggetto ricco e potente (per il quale la Toscana è niente più che un fazzoletto di terra), amico di Renzi, rispetto alle esigenze di 3 milioni e mezzo di persone che il Partito Democratico considera evidentemente piccoli sudditi.

Non possiamo non denunciare l’incompetenza, l’assenza di logica nella gestione della cosa pubblica e, in particolare, del denaro di tutti i Toscani, che continuano a veder passare sulle proprie teste decisioni inconcepibili condite da abbondanti prese in giro, come quella di cassare un progetto valido e approvato dal Ministero per farne un altro inutile, dannoso e che costa (almeno) dieci volte di più…

Dalla prossima primavera – conclude l’esponente leghista – se la Lega avrà la responsabilità di governare il Paese, si tornerà finalmente a un mondo di normalità e di buon senso; nel frattempo continueremo a indagare su questa allarmante vicenda.”


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