Attualità
Clamoroso: Prodi afferma che l’Europa sapeva dello sforamento dei conti greci all’atto dell’entrata nell’euro e decise di non fare nulla! Ciò dimostra la malafede (e gli interessi) di Berlino
WSI oggi sgancia la bomba: Prodi, in veste di politico di riferimento all’atto dell’entrata nell’euro dell’Italia, ex primo ministro italiano, ex presidente della commissione EU afferma che la Germania, l’Italia e la Francia sapevano dei problemi nei conti greci all’atto dell’entrata nell’euro. Questo si aggiunge ai sussurri “maligni” che l’Italia, con il famoso swap per ridurre i parametri del il debito necessari per l’accesso all’euro, fosse anch’essa in mora (leggasi con conti non in regola) e dunque avesse chiesto l’avallo – addirittura ci si spinge a dire per iscritto – dal plenipotenziario tedesco dell’epoca H. Kohl, potentissimo primo ministro tedesco. Gli stessi maligni che affermano che E. Letta avesse un impegno scritto con A. Merkel per coprire un ruolo di rilievo a livello europeo post suo impegno come primo ministro italiano dopo la caduta del rivale tedesco S. Berlusconi (gli fu proposto – si dice – il posto di Van Rompuy, effettivamente l’Europa lo nominò quasi ufficialmente ma Renzi gli negò il passaggio in quanto – correttamente – per prendere un ruolo europeo bisogna essere nominati dal governo del proprio paese e l’Italia non lo aveva proposto….). Ah, questi maligni! [bisognerebbe poter verificare…] Sarebbe bello sapere cosa hanno da dire gli interessati in riguardo, secondo me giunto al suo livello di senescenza se si facesse qualche domanda Prodi potrebbe dirci qualcosa di molto interessante; E. Letta certamente non risponderebbe..
In ogni caso quanto afferma Prodi sulla Grecia è uno scandalo bello e buono e dimostra l’interesse tedesco a costruire un progetto europeo a proprio uso e consumo alle spalle degli altri paesi europei: alla prima vera crisi – era solo questione di tempo dopo il banchetto dei tassi bassi e la conseguente esplosione del prezzo degli immobili e relativo crollo successivo – si sarebbero tirate le reti. Probabilmente tutto questo faceva parte di un piano (tedesco) e nelle more di detto piano ci stava che si evitasse nei primi anni dell’euro di chiedere con giusta veemenza ai “partners” europei di ridurre pesantemente il proprio debito, avendo poi la scusa per fare quello che stiamo vedendo in questi anni, l’austerità a solo vantaggio tedesco… La storia ci dirà se abbiamo ragione a pensare così male, certamente le prove che vanno in tale direzione sono davvero molte.
La Germania non è cambiata nella sua protervia, un paese troppo piccolo per il mondo e troppo grande per l’Europa (questa fu la ratio dietro la separazione in due a valle della fine della seconda guerra mondiale). Oggi sta attuando il piano di W. Funk (elaborato nei primi anni quaranta) con il fine di aumentare il proprio benessere a spese degli altri paesi europei. La Francia pagherà le conseguenze del suo avallo ai piani euro-austeri attuali con il crollo a termine della propria economia, stessa destino degli UK che sono ora ostracizzati grazie al proprio scellerato avallo alla caduta del maggior alleato USA non anglosassone in Europa (ora sono soli contro tutti messi all’angolo dall’Europa franco tedesca, un Europa che in futuro sarà solo tedesca, ndr).
Dobbiamo ribellarci e per fare questo bisogna convincere Renzi che non gli conviene continuare a percorrere questa folle strada, alla fine sarà comunque lui a dover pagare il conto nei confronti degli italiani e non la Germania che tira le fila (il primo ministro fiorentino dovrebbe capire che se va tutto a ramengo saranno i suoi stessi compaesani forentini a corrergli dietro col forcone, quanto meno se non dimostra di fare concretamente qualcosa CONTRO il progetto tedesco). A termine le cause del disastro verranno ricondotte tutte a lui, a partire dalle denunce del suo stesso partito…
Mitt Dolcino
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