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CLAMOROSO! MAESANO SU “LA STAMPA” CONFERMA L’ABBANDONO DEFINITIVO DELLA POSIZIONE NO EURO DEL M5S!

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L’articolo, destinato a sollevare un vespaio almeno su una buona parte della base del Movimento 5 Stelle, è apparso ieri su “La Stampa” a firma di Francesco Maesano, un serio e preparato sostenitore del Movimento: nel suo pezzo “Prove di governo Cinquestelle, ecco i ministri tecnici” il giornalista dichiara testualmente

Ma le caselle più complicate da riempire, e infatti ancora vuote, sono quelle degli esteri e dell’economia. Con quelle scelte il Movimento vuole trasmettere il senso di una proposta credibile e in qualche modo rassicurante. Niente personale politico interno, spazio a due nomi, ancora tutti da individuare. In economia l’identikit è quello di un candidato non anti-euro (quella battaglia è stata messa da parte definitivamente) ma neanche proveniente dalla nomenklatura bancaria europea.

Questo blog spesso è stato critico con le posizioni assunte da alcuni leader dei Cinque Stelle, contestando l’ambiguità rispetto alle posizioni no euro, che pure vengono sostenute come facenti parte del programma del Movimento, insieme all’opposizione alla UE. Mai avremmo però pensato di dover contestare la palese svolta “governativa” e “rassicurante” che viene evidenziata nell’articolo.

I prodromi per la verità sembravano esserci con le dichiarazioni di Di Maio agli ambasciatori sulla battaglia effettuata dal Movimento sull’euro, da lui definita “troppo dura“, dichiarazioni contestate dall’europarlamentare Marco Zanni in un duro tweet di risposta

Poi con la visita dello stesso Di Maio all’istituto ISPI, dove si è intrattenuto a pranzo con i membri italiani della Commissione Trilaterale (l’ISPI è costola della Commissione, alla quale fornisce studi piuttosto discutibili), scatenando reazioni nella base, di sostegno, ma anche di contestazione dura, ed un nostro articolo a commento a firma Marco Mori.

Ora questa ammissione del definitivo abbandono della battaglia no-euro, nonostante l’impegno recente degli iscritti chiamati alla raccolta di firme per il referendum sulla moneta unica, e con la ricerca di un economista “tranquillizzante e credibile” per la finanza e l’impresa, in modo da potersi presentare come forza di governo, senza spaventare i Mercati, il M5S mostra palesemente la sua intenzione di abbandonare i temi di rottura, mantenendo solo la caratteristica del suo essere genericamente anti-casta ed anti-corruzione, ma all’interno dei parametri europei. Inutile appare la definizione di “difensore della centralità dell’economia italiana” che dovrebbe contraddistinguere il candidato all’Economia: chi legge questo blog sa bene che è impossibile perseguire l’interesse nazionale e la sua centralità in un sistema dove le decisioni vengono prese a Bruxelles e, grazie ai parametri europei da rispettare, l’unica cosa che può decidere (parzialmente) un Ministro dell’Economia è dove tagliare e cosa tassare per rimanere nei limiti imposti.

Aspettiamo per scrupolo una conferma di tali dichiarazioni da parte del giornalista, ma la serietà della fonte ci induce a ritenere che sia tutto vero. Chissà se la base che si è data tanto da fare con banchetti e firme, è a conoscenza dell’abbandono della battaglia sulla moneta unica…

 

PS di Fabio Lugano. Quando abbiamo letto l’articolo su “La Stampa” siamo andati con i piedi di piombo: possibile che si annunciasse in questo modo un’inversione politica a 180 gradi ? Allora siamo andati a controllare i profili di Francesco Maesano, ed è uno dei 30 migliori giovani giornalisti europei secondo la lista di Forbes, ben inserito in M5s, che non pubblica “Fregnacce” o storie complottistiche. O è impazzito , ed allora dovrebbero piovere querele sul quotidiano, oppure…

 


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