Attualità
CLAMOROSO: un deputato ellenico denuncia che un ex consulente di Deutsche Bank in Grecia ha cercato di comprare il suo voto per le presidenziali. Il rischio di ingerenze straniere.
Iniziamo con una premessa importante per definire correttamente il difficile contesto in cui ci troviamo: i tedeschi stanno facendo e faranno di tutto per mantenere la moneta unica, lo strumento che di fatto ha loro permesso di comandare l’Europa attuale, tanto potere lo ebbero per l’ultima volta all’atto della conquista di Parigi nel ’40. Se la Grecia o qualsiasi altro paese dovesse uscire dall’euro l’Europa teoricamente si scioglierebbe, la moneta unica sarebbe di fatto deragliata tornando alle valute nazionali ed il nuovo marco potrebbe tranquillamente essere rivalutato anche oltre il 50% per qualche mese o anche qualche anno, ossia l’export tedesco collasserebbe assieme all’occupazione ed alla pace sociale tedesca. Scenario assolutamente da evitare per le ricchissime elites tedesche, che vedrebbero messo in pericolo il proprio enorme patrimonio non solo economico ma anche di potere e relazioni. Dunque, per mantenere l’euro – assieme a questa Europa austera necessaria allo scopo – tutto è e soprattutto sarà lecito, anche comprare voti – attraverso l’immancabile collaborazionista si intende, greco in questo caso -.
Dunque, oggi abbiamo un deputato greco, Pavlos Haikalis, che in forza di registrazioni e video, è in grado di provare che un ex consulente di Deutsche Bank in Grecia, poi passato ad un’altra banca locale, gli ha promesso svariati milioni di euro per il proprio voto alle presidenziali greche. Chiaro, se la sinistra dovesse vincere l’euro salterebbe e quindi… Che volete che siano due, dieci o cento miloni quando ci sono centinaia di miliardi di euro in ballo se non migliaia di miliardi. Ora, non è provato che dietro ci sia la Germania ma la faccenda puzza, e tanto: che un ex consulente di Deutsche Bank – cito Kathimerini, articolo per intanto sparito dai titoli principali, ma tanto ho fatto il pdf, vedasi in calce – seppur greco arrivi a tanto nella condizione economica disastrosa in cui è il paese ellenico, beh, la dice tutta sulla gravità della situazione. Come la dice tutta anche il fatto che il deputato di turno abbia spifferato la storia alla stampa, di fatto avendo la possibilità di far saltare il banco.
Sono anzi portato a pensare che questo deputato rischi la vita o magari – più semplicemente – la galera, come successo al redattore di HOTDOC greco che aveva pubblicato lo scoop sulla lista Lagarde degli evasori greci alla HBSC nel 2012 opportunamente epurata dei nomi delle famiglie influente e magari utili alla causa europea nel governo greco là da venire, che poi è quello attuale…. Che il clima sia caldissimo in Grecia – ed anche un filo antitedesco – lo dimostra l’immagine che segue:
Vi prego di notare che ciò significa molto di più di quello che si può evincere dalla mera notizia di cronaca: se il buon giorno si vede dal mattino possiamo tranquillamente aspettarci un colpo di stato per mantenere l’euro in Grecia in caso di una eventuale vittoria dell’opposizione antieuro il prossimo anno. O, come invece affermato dai mezzi di stampa tedeschi, in caso di caos nel Paese prevedere addirittura un protettorato europeo a difesa dei confini meridionali dai clandistini [vedasi riferimenti in calce], che è la stessa cosa. Ossia, possiamo dire che la Germania è disposta davvero a tutto piuttosto che mollare la moneta unica!
In particolare per l’Italia, questo dovrebbe metterci in guardia: se è vero che il nostro è il Paese che per il suo peso economico (soprattutto del proprio debito, ndr) può veramente far saltare il banco, penso che chi deve fare più attenzione ad un ipotetico colpo di Stato siamo soprattutto noi. Ammettiamo ad esempio che la Grecia faccia default ed esca dall’euro, io non mi aspetto necessariamente che l’Italia debba fare più o meno lo stesso, anzi in presenza dei politici “sbagliati” al potere mi aspetto misure draconiane per evitare quanto avvenuto in Grecia…. Legasi repressione, miseria, fascismo di fatto e – perchè no – un vero golpe. Ecco perchè bisogna fare gruppo, bisogna coalizzarsi per il bene del Paese tra tutti i politici ITALIANI con il fine di evitare lo scempio, ecco perchè l’appoggio del paese che ha in Italia il suo più grande deposito di armi fuori dai propri confini oltre ad almeno due siti con armi strategiche è fondamentale (gli USA).
Ricordatevi, la Germania ha fatto guerre per molto meno!
In generale anche in Italia bisognerà fare attenzione alle infiltrazioni esterne ed estere finalizzate a mettere in secondo piano gli interessi del paese, utilizzando i soliti collaborazionisti che da che mondo è mondo sono presenti in conflitti militar-economici.
In termini storici il caso greco mi ricorda molto l’utilizzo da parte delle forze militari tedesche delle Waffen SS durante la seconda guerra mondiale, ossia quel corpo speciale tedesco che, composto soprattutto da stranieri, faceva il lavoro sporco dentro le linee nemiche: che dite, possiamo temere che le nuove Waffen siano già arrivate in Grecia? Ed in Italia?
In campana. La cosa che mi fa stare tranquillo è che sembra chiaro che a fronte di un eventuale golpe saranno molti gli Italiani che si prodigheranno per difendere la Repubblica e la Costituzione Italiana.
Mitt Dolcino
_________________
Riferimenti:
– Articolo Kathimerini, di oggi: http://www.ekathimerini.com/4dcgi/_w_articles_wsite1_1_19/12/2014_545581
– Stampa tedesca paventa il protettorato tedesco in Grecia durante l’instabilità politica del 2012:
Sleeping Demons, German Foreign Policy, 07 October 2013, http://www.german-foreign-policy.com/en/fulltext/58684
Thomas Straubhaar: “Wir brauchen ein Protektorat”; www.tagesspiegel.de 06.05.2012
Wolfgang Münchau: Willkommen in Weimar; www.spiegel.de 09.05.2012
Griechenlands Schicksalswahl; Frankfurter Allgemeine Zeitung 18.05.2012
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.