Difesa
Clamoroso: anche la Corea del Nord ha un aereo AEW, ecco le foto
La Corea del Nord ha realizzato il suo primo aereo AEW&C, in grado quindi di seguire il campo di battaglia aereo e fornire il primo allarme di un attacco missilistico. Una realizzazione notevole della tecnologia nord coreana, o cinese

Nuove immagini satellitari rivelano significativi progressi nello sviluppo del velivolo Airborne Early Warning and Control (AEW&C) della Corea del Nord. L’aereo, basato su una piattaforma Ilyushin Il-76 Candid, ha ora il rotodome installato, confermando la sua destinazione d’uso come sistema di sorveglianza aerea avanzato. La immagine e le notizie sono state pubblicate dal sito TWZ.
Le immagini, ottenute da TWZ tramite Maxar Technologies, mostrano l’aereo presso l’aeroporto internazionale di Pyongyang. I lavori si sono concentrati in un’area recintata adiacente a un hangar di manutenzione, la cui costruzione era iniziata tra fine settembre e ottobre 2023.
Le prime fasi di sviluppo, risalenti a quando il progetto è stato rivelato, mostravano interventi sulla parte superiore della fusoliera, a poppa dell’ala, dove era previsto il montaggio del radome. Già a metà dicembre 2023, sembrava che il supporto del radome fosse stato fissato.
Nel corso di agosto 2024, la parte superiore dell’aereo era stata coperta, presumibilmente per protezione o per occultare i lavori. A settembre 2024, la copertura era stata rimossa, rivelando i doppi montanti per l’installazione del radome e le gondole dei motori aperte per manutenzione. Tra il 3 e l’8 settembre 2024, sono state erette grandi tende a prua e a poppa dell’aereo, insieme a schermi lungo la fusoliera posteriore, nel tentativo di celare le attività in corso.
Secondo quanto riportato, nel novembre 2024 l’aereo era stato spostato in un hangar adiacente, dove è rimasto fino alla fine di febbraio 2025. È stato poi avvistato all’esterno dell’hangar con il radome montato.
Immagini risalenti all’inizio di marzo 2025 mostrano chiaramente il radome installato sui montanti. L’aereo è stato successivamente trainato su una pista di rullaggio, con la coda orientata verso una delle piste dell’aeroporto. Questi sviluppi sono stati inizialmente segnalati da 38 North, un sito web specializzato sugli studi sulla Corea del Nord.
Un dettaglio immediatamente notevole è il design triangolare distintivo sulla sommità del radome, simile a quello presente su alcune piattaforme AEW&C cinesi, ma non su quelle russe. Nei sistemi cinesi, questo tipo di radome ospita tre radar a scansione elettronica attiva (AESA) non rotanti, che forniscono una copertura a 360 gradi. È possibile che il design nordcoreano si ispiri a questo, o che la Cina abbia fornito tecnologia o assistenza. Non è da escludere, tuttavia, che il radome ospiti un sistema di antenne completamente diverso.
In passato, sono state avanzate ipotesi su un possibile coinvolgimento russo nel programma AEW&C nordcoreano, data la crescente cooperazione militare tra Mosca e Pyongyang. Un trasferimento di tecnologia dal velivolo russo A-50 Mainstay, o persino dalla versione più avanzata A-50U, potrebbe essere avvenuto in cambio di armi e munizioni per l’impiego russo in Ucraina.
Al momento, non è chiaro se Cina, Russia o entrambi i paesi siano coinvolti nel progetto. Tuttavia, l’Ilyushin Il-76 è una piattaforma consolidata per applicazioni AEW&C, utilizzata anche da India (e in passato da Iraq e Iran), oltre che dalla Russia (A-50) e dalla Cina (KJ-2000 Mainring).
L’introduzione di un velivolo AEW&C rappresenta un’aggiunta significativa all’obsoleta aeronautica nordcoreana. Sebbene la capacità della Corea del Nord di gestire funzioni complesse di comando e controllo a bordo di un tale aereo sia discutibile, la possibilità di estendere la copertura radar aerea su distanze considerevoli offrirebbe un notevole vantaggio.
Ciò consentirebbe di ottenere un preavviso di potenziali attacchi dalla Corea del Sud e di tracciare aerei e missili in arrivo, almeno nelle fasi iniziali di un conflitto. I dati raccolti potrebbero inoltre essere condivisi con gli operatori di missili terra-aria per migliorare le loro capacità di allerta. Ancora più importante, fornirebbe un nuovo strumento per la sorveglianza quotidiana dello spazio aereo nordcoreano e sudcoreano, oltre a rappresentare un’opportunità per perfezionare le capacità AEW&C.
In particolare, un velivolo di questo tipo sarebbe utile per rilevare missili da crociera a bassa quota lanciati dalla Corea del Sud. Con l’ipotesi che Seul possa dotarsi di armi nucleari, un mezzo efficace per rilevare i missili in arrivo diventerebbe ancora più cruciale per la Corea del Nord. Un’altra minaccia a bassa quota è rappresentata dai droni lanciati dalla Corea del Sud, alcuni dei quali sono stati avvistati sorvolare Pyongyang in passato.
Un radar aviotrasportato, come quello presente su un velivolo AEW&C, offre una capacità di “look down” in grado di individuare aerei, missili da crociera o droni in mezzo al clutter del terreno, ed è meno limitato dal terreno elevato rispetto ai radar terrestri. Nessun radar di questo tipo era precedentemente disponibile per la Corea del Nord.
Tuttavia, non vi sono indicazioni che la Corea del Nord stia convertendo più di un singolo Il-76 per la missione AEW&C, il che significa che la copertura fornita sarà necessariamente limitata. Inoltre, l’aereo rappresenterebbe un obiettivo primario per la Corea del Sud e gli Stati Uniti in caso di conflitto. Pertanto, il suo ruolo in tempo di guerra potrebbe essere limitato e di breve durata. Potrebbe invece avere un valore maggiore per operazioni di routine, monitorando i movimenti lungo il confine e fornendo preziose informazioni e sorveglianza quotidiana.
Per il momento il programma complessivo rimane avvolto nel mistero.
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