Economia
La Cina stringe il cappio sull’export di Terre Rare e su tutta la relativa catena logistica
La Cina intensifica i controlli sull’intera catena di esportazione dei minerali critici per mantenere il dominio e combattere l’esportazione illegale. Pechino usa le terre rare come leva. un’arma che però si può usare solo una volta

La Cina sta rafforzando i controlli sulle esportazioni dell’intera catena di approvvigionamento dei minerali critici, nel tentativo di mantenere la propria posizione dominante nel settore.
Le autorità competenti cinesi monitoreranno le esportazioni di minerali critici e impediranno rigorosamente le esportazioni illegali, ha dichiarato lunedì il Ministero del Commercio cinese.
“Poiché il controllo delle esportazioni di minerali strategici ha molto a che fare con la sicurezza nazionale, è fondamentale rafforzare il controllo dell’intera catena di esportazione”, si legge nella dichiarazione del ministero, riportata da Reuters.
La scorsa settimana, il ministero del Commercio ha annunciato “un’operazione speciale per reprimere il contrabbando e l’esportazione illegale di minerali strategici”.
La Cina intende combattere il contrabbando e le esportazioni illegali di minerali strategici prendendo di mira metodi di evasione quali false dichiarazioni, occultamento, contrabbando e trasbordo in “paesi terzi”, hanno affermato le autorità.
All’inizio di quest’anno, la Cina, che domina la catena di approvvigionamento globale di terre rare e minerali critici, ha annunciato che avrebbe ridotto le esportazioni di disprosio, gadolinio, scandio, terbio, samario, ittrio e lutezio.
Questi elementi rari cosiddetti “pesanti” e “medi” sono utilizzati principalmente in applicazioni automobilistiche, tra cui rotori, motori e trasmissioni di veicoli elettrici e ibridi, nonché nell’industria della difesa in parti di jet, missili e droni.
A seguito della mossa di Pechino, gli esportatori cinesi di questi sette metalli rari dovranno richiedere licenze per esportare, mentre la riesportazione verso gli Stati Uniti è vietata. La Cina ha inserito 16 entità statunitensi, per lo più nei settori della difesa e dell’aerospaziale, in una lista di controllo delle esportazioni, limitando la loro possibilità di ricevere beni a duplice uso.
L’annuncio di lunedì di controlli più severi sulle esportazioni di minerali critici arriva proprio mentre la Cina e gli Stati Uniti hanno annunciato che rinunceranno ai dazi del 100% sui prodotti dell’altro Paese.
Gli Stati Uniti e la Cina hanno concordato di sospendere i dazi per 90 giorni, ad eccezione di un’aliquota base del 10%, secondo quanto dichiarato dai due Paesi in una dichiarazione congiunta al termine dei negoziati commerciali tenutisi questo fine settimana a Ginevra, in Svizzera.
Questo però non sembra che abbia ancora fermato l’uso delle terre rare a livello internazionale come strumento di pressione politica e commerciale da parte di Pechino. Come però abbiamo già scritto si tratta di un’arma a doppio taglio utilizzabile una sola volta, perché le terre rare sono disponibili altrove al mondo e, se necessario, anche gli USA o altri paesi possono sia estrarle , sia raffinarle. Alla fine è solo una questione di forti investimenti.
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