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CINA: PROSEGUE LA FUGA DEI CAPITALI, ANZI NASCONO BANCHE AD HOC PER ACCOGLIERLI…

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Mi dispiace aver scritto recentemente sui dati non positivi della Cina. Purtroppo la fabbrica mondiale non fa che confermare le cattive notizie.

Con dati di Zerohedge e di Citi cerchiamo di riassumere l’andamento attuale

Le condizioni monetarie stanno peggiorando. Il cambio reale si svaluta, i prestiti rallentano, ma i prezzi alla produzione crescono. Del resto i margini dei costi di produzione non potevano essere più contenuti.

Il rallentamento cinese è visibile a un insieme di altri dati Citi: il Markit e gli altri indici di fiducia sono il calo, l’inflazione scenda (ma i prezzi alla produzione no, segno che il consumo ed il mercato NON vanno bene e prima o poi la distribuzione commerciale ne soffrirà) e le importazioni si  contraggono, soprattutto quelle dei minerali ferrosi, alla base della produzione industriale

Cala la produzione industriale, le vendite al dettaglio sono piatte  non crescono gli investimenti…..

Quindi non ci sono buone notizie economiche. anche perchè lo stato cinese deve combattere una serie di problemi complessi, quali l’inquinamento, ormai arrivato a livelli incredibili, o la corruzione.

In questa situazione prosegue la fuga dei capitali, come mostra bene Bloomberg

Ora i flussi di capitali sono enormi e continui. Sempre secondo questo articolo questi denari sono tanto interessanti che nelle British Virgin Island è nata una banca ad hoc per accogliere anche quei flussi che altri non vogliono maneggiare. Un gruppo di imprenditori cinesi e di Hong Kong ha infatti fondato la Bank of Asia, con sede alle Isole Vergini Britanniche, apposta per riuscire a convogliare i flussi in uscita. Attualmente questa iniziativa è interrotta per problemi e contenziosi fra i fondatori, ma indica bene l’interesse del mondo per questa enorme quantità di risorse finanziarie in uscita da Pechino.

 

 

 


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