Analisi e studi
Cina: l’economia migliora a suon di produzione industriale. Pechino esporta la crisi
La Cina si sta riprendendo economicamente, e lo fa a suon di export industriale. Ad Oriente ci saranno dei problemi, ma vengono superati a suon di fabbriche che funzionano e producono. Gli altri problemi verranno affrontati man mano, intanto l’economia lavora.
Iniziamo con la produzione industriale che sta dando delle soddisfazioni a Pechino: la produzione industriale cinese è cresciuta del 6,8% su base annua nel mese di dicembre 2023, accelerando rispetto al 6,6% del mese precedente e battendo le previsioni del mercato del 6,6%.
Si è trattato della più forte espansione della produzione industriale da febbraio 2022, favorita da una robusta attività sia nel settore minerario (4,7% contro il 3,9% di novembre) che in quello manifatturiero (7,1% contro il 6,7%), oltre che da un continuo aumento della produzione legata ai servizi di pubblica utilità (7,3% contro il 9,9%).
Per quanto riguarda i settori, la produzione è aumentata per l’estrazione e il lavaggio del carbone (5,8% vs 5,2%), l’industria estrattiva del petrolio e del gas naturale (3,5% vs 1,8%), i metalli non ferrosi (12,9% vs 10,2%), i prodotti chimici (11,0% vs 9,6%) e le attrezzature generali (4,6% vs 0,8%). La produzione ha continuato a crescere per le macchine elettriche (10,1% vs 10,6%), i computer e le comunicazioni (9,6% vs 10,6%), le automobili (20,0% vs 20,7%), gli altri mezzi di trasporto (5,6% vs 12,7%) e il tessile (1,7% vs 2,1%). Per l’intero anno, la produzione industriale è cresciuta del 4,6% rispetto all’anno precedente.
Ecco il relativo grafico:
Questa crescita industriale è stata alla base del miglioramento del PIL nell’ultimo trimostre 2023: l’economia cinese ha registrato un’espansione del 5,2% a/a nel 4° trimestre del 2023, più veloce rispetto alla crescita del 4,9% del 3° trimestre ma inferiore alle previsioni del mercato del 5,3%.
I dati sull’attività di dicembre hanno mostrato che la produzione industriale è aumentata di più in quasi due anni, ma le vendite al dettaglio sono aumentate meno in tre mesi e il tasso di disoccupazione rilevato è salito a un massimo di quattro mesi, e questo costituisce un problema di cui parleremo in seguito. Intanto quindi, anche se la crescita ha superato l’obiettivo del governo del 5% in extremis, ma lo ha fatto esportando altrove la crisi:
Il realtà infatti le vendite al dettaglio non stanno andando esattamente come vorrebbe il governo. Crescono, per quanto si possa prendere come buoni i dati ufficiali, ma non come dovrebbe essere per sostenere
L’ultimo mese, ovviamente, le vendite sono migliorate in prodotti come l’elettronica o i gioielli, ma anche le auto. Comunque se le vendite al dettaglio non vanno come dovrebbero in Cina, dove finisce la produzione industriale? Vediamo cosa succede nel settore auto, grazie a un utile grafico disegnato da Bret Setser:
L’export del settore auto è in crescita molto forte, e qesto viene ad essere un bel problema soprattutto per chi, come l’Europa e la Germania, faceva di questo settore uno dei traini nazionali. Se Pechino esporta, non lo fa pi berlino e non fatevi illudere dal fatto che, magari, qualcuna di queste auto è a marchio tedesco, o di jjount venture germanica, fatta in Cina: comunque li è prodotta e aiuta la ricchezza di quel paese, non quella tedesca.
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