Cina

Cina: la Grande Purga di Xi non si ferma. L’Esercito trema prima del Plenum del PCC

Mentre Xi Jinping si prepara a un vertice cruciale del Partito Comunista, un’ondata di epurazioni sta decimando i vertici dell’esercito cinese. Scomparse misteriose e accuse di corruzione creano il caos, mettendo in discussione la stabilità del suo potere.

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Mentre la Cina si prepara a un appuntamento politico cruciale, una tempesta di epurazioni senza precedenti sta scuotendo le fondamenta del suo potentissimo braccio armato, l’Esercito Popolare di Liberazione (EPL).

Dal 20 al 23 ottobre si terrà a Pechino il quarto plenum del 20° Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, un evento che riunirà circa 200 membri da tutto il paese. Ma l’atmosfera è tutt’altro che serena: l’esercito arriva a questo incontro nel caos, con molti alti ufficiali misteriosamente svaniti dalla circolazione.

Il paradosso, quasi ironico, è che la maggior parte degli ufficiali scomparsi erano considerati fedelissimi del Presidente Xi Jinping, che è anche Segretario Generale del Partito e Presidente della Commissione Militare Centrale (CMC), l’organo supremo di comando delle forze armate.

Xi con i capi di stato maggiore

Il mistero risolto del generale Wang Chunning

Uno dei tanti misteri che aleggiavano tra i corridoi del potere di Pechino è stato parzialmente risolto, confermando i peggiori sospetti. Stiamo parlando di Wang Chunning, ex comandante della Polizia Armata del Popolo (PAPF). La sua epurazione è diventata ufficiale il 12 settembre, quando il Comitato Permanente del Congresso Nazionale del Popolo ha annunciato la sua destituzione, insieme a quella di altri tre alti ufficiali.

Wang Chunning – Capital News

Chi è Wang Chunning e perché la sua caduta è così significativa?

  • Ruolo chiave: Comandante della Polizia Armata del Popolo (PAPF), un corpo paramilitare fondamentale per la sicurezza interna e sotto il diretto comando della CMC.
  • Controllo Marittimo: La PAPF ha inglobato la Guardia Costiera Cinese, protagonista delle aggressive manovre nel Mar Cinese Meridionale e nelle acque contese con il Giappone (isole Senkaku).
  • Fedelissimo di Xi: Wang era stato promosso al rango di generale nel 2020 e messo a capo di un’istituzione vitale per il controllo del dissenso interno, un chiaro segno di fiducia da parte del leader supremo.

La sua scomparsa era diventata un argomento virale sui social cinesi da gennaio, con articoli dal titolo eloquente: “Dove è finito il comandante della Polizia Armata del Popolo?”. Sorprendentemente, la censura non ha cancellato questi contenuti, forse per preparare il terreno alla sua inevitabile caduta.

Una rete di purghe che arriva al vertice

La vicenda di Wang non è un caso isolato, ma la tessera di un mosaico molto più grande e inquietante. Si ritiene che fosse vicino all’ammiraglio Miao Hua, membro della CMC e direttore del Dipartimento Politico della stessa commissione. Miao Hua è stato bruscamente sospeso a novembre 2024 per “gravi violazioni della disciplina”, un eufemismo che nel gergo del Partito significa quasi sempre corruzione.

L’epurazione sta colpendo una specifica fazione interna all’esercito, quella che Xi stesso aveva coltivato per consolidare il proprio potere. Molti di questi ufficiali, tra cui Miao Hua e He Weidong (un altro vice-presidente della CMC, scomparso da marzo), provenivano dal 31° Gruppo d’Armata, basato nella provincia del Fujian, dove Xi ha lavorato per anni.

La situazione della Commissione Militare Centrale, il cuore del potere militare, è emblematica:

Membri della CMC dopo il XX Congresso (2022) Stato Attuale
Xi Jinping Presidente (in carica)
Zhang Youxia Vicepresidente (in carica)
He Weidong Vicepresidente (scomparso da marzo 2024)
Li Shangfu Membro e Ministro della Difesa (epurato nel 2023)
Liu Zhenli Membro (in carica)
Miao Hua Membro (epurato nel 2024)
Zhang Shengmin Membro (in carica)

Di fatto, su sette membri originari, la commissione è ridotta a soli quattro operativi, compreso lo stesso Xi. Un vuoto di potere senza precedenti.

Cosa aspettarsi dal Plenum d’ottobre?

Ufficialmente, il plenum discuterà il 15° Piano Quinquennale (2026-2030). Ma i veri riflettori saranno puntati sui cambiamenti ai vertici. Con così tanti seggi vacanti sia nel Comitato Centrale che nella potentissima Commissione Militare, Xi si trova di fronte a una sfida enorme: come riempire questi vuoti senza alterare i delicati equilibri di potere che lui stesso ha creato?

Le decisioni prese (o non prese) durante questi quattro giorni di riunioni a Pechino saranno un indicatore fondamentale per capire la stabilità del regime e la direzione futura della politica cinese. La grande purga di Xi, iniziata per eliminare i rivali e la corruzione, sembra ora aver divorato i suoi stessi figli.

Presidium del Plenum del Partito Comunista Cinese

Domande e Risposte per il Lettore

1. Perché Xi Jinping sta epurando ufficiali che lui stesso aveva promosso e che erano considerati suoi fedelissimi?

Non c’è una risposta unica, ma diverse ipotesi. Potrebbe trattarsi di una vera e propria campagna anti-corruzione che non risparmia nessuno, nemmeno i propri alleati, per dimostrare la sua inflessibilità. Un’altra teoria è che Xi stia eliminando qualsiasi fazione che possa diventare troppo potente e autonoma, anche se creata da lui stesso, per prevenire future sfide al suo potere assoluto. Infine, potrebbe essere una reazione a fallimenti operativi o a una perdita di fiducia in seguito a lotte di potere interne di cui non siamo a conoscenza.

2. Cos’è la Commissione Militare Centrale (CMC) e perché la sua attuale situazione è così preoccupante?

La Commissione Militare Centrale è l’organo di comando supremo di tutte le forze armate cinesi. Il suo presidente, attualmente Xi Jinping, è il comandante in capo. È il vero centro del potere “duro” in Cina. Il fatto che sia stata decimata da epurazioni e scomparse (da 7 a 4 membri effettivi) indica una crisi di fiducia al livello più alto. Questa instabilità al vertice del comando militare di una superpotenza nucleare è un fattore di grande preoccupazione, sia per la sicurezza interna cinese che per gli equilibri geopolitici globali.

3. Quali saranno le conseguenze di queste purghe sull’esercito cinese e sulla politica estera?

A breve termine, le purghe potrebbero creare un clima di paura e paralisi decisionale all’interno dell’Esercito Popolare di Liberazione, con gli ufficiali timorosi di prendere iniziative. A lungo termine, Xi potrebbe riuscire a sostituire i generali epurati con figure ancora più leali e giovani, consolidando ulteriormente il suo controllo. Per quanto riguarda la politica estera, un esercito sotto pressione e guidato da un leader che vuole mostrare la propria forza potrebbe diventare, paradossalmente, ancora più assertivo e imprevedibile, specialmente in aree calde come Taiwan e il Mar Cinese Meridionale.

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