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CINA , INDIA E BITCOIN. FINO A QUANDO BTC PUO’ CRESCERE ?

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Cari amici

di solito non ci occupiamo di criptovalute, ma si sta accendendo un movimento molto interessante che merita di essere studiato.

Bitcoin sta crescendo in modo molto rapido. Possiamo vederne il risultato daa questo grafico che ne mostra il concambio con il dollaro.

Si tratta di una crescita che ha visto protagonista essenzialmente il bitcoin, molto meno le altre criptovaluta, come vediamo nel cambio fra bitcoin ed ethereum la seconda criptovaluta più diffusa.

Si può anche vedere questo movimento considerando il cambio fra Ethereum e dollaro.

vediamo come ,’andamento di questa criptovaluta, pur importante, non ha avuto la crescita dirompente del bitcoin. L’interesse è tutto concentrato sul BTC.

Da cosa nasce questo interesse ? Si tratta di una crescita alimentata dall’oriente, ed essenzialmente da due fonti :

a) La politica demenziale di demonetizzazione in India, che sta alimentando, oltre ad un sincero patimento sociale ed a problemi economici sulle classi più deboli, una fuga verso le valute che sono assimilabili al contante.

b) In secondo luogo , ma con maggior peso in volume, il bitcoin sta prendendo peso come strumento per i cinesi per far uscire i capitali dal loro paese.

Sappiamo che la fuga dei capitali dalla Cina è un lietmotiv degli ultimi anni, di cui abbiamo scritto più volte in passato. Questo ha posto delle tensioni svalutative sullo yuan rendimi che si stanno realizzando ora.  Lo yuan non è  però  una moneta di libera fluttuazione  ed ogni indebolimento  ritenuto eccessivo porta a reazioni ed all’impostazione di vincoli all’uscita dei capitali.  Però proprio quest’altra spinge maggiormente verso una ancor maggiore fuga di capitali.

Il cambio dollaro/Yuan ed il cambio BTC/dollaro hanno marciato spesso in parallelo, ma ora si stanno separando. Segno di una fuga di capitali dallo Yuan verso il BTC ? Vista la domanda da est pare proprio di si. (da Zerohedge)

Oggi effettivamente la Banca Popolare Cinese (BPOC) ha iniziato a porre dei limiti e dei controlli all’esportazione dei capitali ed al cambio estero dello Yuan:

  • Movimenti oltre i 50.000 yuan (7100 dollari) dovranno essere comunicati alla PBOC (il limite attuale era 200.000);
  • Bisognerà dichiarare al SAFE (State Administration for Foreign Affairs, l’Ufficio cambi cinese) i cambi dallo Yuan ad altre valute superiori ai 50.000 yuan, Inoltre si dovrà compilare una dichiarazione che questo cambio dello yuan in altra valuta, per l’esportazione, non produrrà investimenti , titoli o polizze vita straniere di alcun genere.
  • Rimane sempre fisso il limite internazionale dei 10 mila dollari esportabili in valuta straniera.

Quindi la Cina impone delle belle misure contro l’esportazione di capitale. A questo punto il Bitcoin e le altre criptovalute, acquistabili ancora liberamente, diventano l’unico metodo per portare valuta all’estero. Quindi vi sarà una spinta sempre superiore alla loro crescita, almeno fino a quando la BPOC non vedrà questo movimento come rilevante e deciderà di mettervi un freno….

 

 

 

 

 


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