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Analisi e studi

Cina in chiaroscuro: vendite al dettaglio bene, produzione industriale mediocre, immobili male

Le vendite al dettaglio crescono, anche l’industria, ma calano fortmente i prezzi degli immobili in Cina. L’economia mostra delle contraddizioni complesse da sciogliere.

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Ondata di dati economici dalla CIna e non tutti completamente positivi, tanto da creare una figura economica in chiaroscuro che è abbastanza tipica degli ultimi anni, da quando la Cina ha cessato di essere un paese in crescita incontenibile per diventare, economicamente, più normale.

Iniziamo dalle notizie positive: le vendite al dettaglio crescono e più delle attese. Il loro sviluppo è del del 3,7% su base annua nel mese di maggio 2024, in accelerazione rispetto al minimo di quindici mesi del 2,3% del mese precedente e rispetto alle previsioni del mercato di un guadagno del 3%.

Questo ha segnato il 16esimo mese consecutivo di crescita nel commercio al dettaglio, e il più forte da febbraio 2024, in quanto le vendite sono cresciute per cereali, oli e alimenti (9,3% contro l’8,5% di aprile), elettrodomestici (12,9% contro il 4,5%), prodotti petroliferi (5,1% contro l’1,6%), cura della persona (7,7% contro il 4,4%), mobili (4,8% contro l’1,2%) e apparecchiature per le comunicazioni (16,6% contro il 13,3%).

Inoltre, le vendite sono rimbalzate per l’abbigliamento (4,4% vs -2%) e le forniture per ufficio (4,3% vs -4,4%), mentre sono diminuite a un ritmo più morbido per le automobili (-4,4% vs -5,6%). Al contrario, le vendite sono rallentate per tabacco e alcolici (7,7% vs 8,4%) e medicina cinese e occidentale (4,3% vs 7,8%).

Su base mensile, il commercio al dettaglio è aumentato dello 0,51% a maggio, il massimo dall’ottobre 2023, rispetto all’aumento dello 0,06% rivisto al rialzo del mese precedente. Per i primi cinque mesi dell’anno, il fatturato al dettaglio è cresciuto del 4,1%. Ecco il relativo grafico:

Ed adesso passiamo alle note meno rosse. Iniziamo da quelle meno negative: la produzione industriale cinese si è espansa del 5,6% su base annua nel mese di maggio 2024, risultando inferiore alle aspettative del mercato di un aumento del 6% e diminuendo rispetto alla crescita del 6,7% del mese precedente.

La produzione è rallentata per il settore manifatturiero (6% contro il 7,5% di aprile) e per le utility (4,3% contro il 5,8%), mentre l’attività è accelerata per il settore minerario (3,6% contro il 2%). In termini di industrie, 33 dei 41 settori principali hanno registrato una crescita, in particolare i prodotti chimici (12,7%), gli altri mezzi di trasporto (11,8%), l’automobile (7,6%), il tessile (5,3%) e il vino, le bevande e il tè raffinato (5,1%).

Rispetto al mese precedente, l’attività industriale è cresciuta dello 0,3%, rallentando rispetto all’aumento dell’1% di aprile. Su base annua, la produzione industriale è stata superiore del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Sono dati inferiori alle apsettative, ma che l’Italia, e ogni paese europeo, francamente si sogna. Ecco il relativo grafico:

ed ora passiamo a considerare i veri problemi della Cina, cioè il settore immobiliare, che non dà segni di ripresa. I prezzi delle nuove case in Cina sono diminuiti del 3,9% su base annua nel mese di maggio 2024, in ulteriore calo rispetto al calo del 3,1% del mese precedente.

Si è trattato dell’11° periodo consecutivo di calo dei prezzi delle case e del più forte da giugno 2015, nonostante i maggiori stimoli al mercato immobiliare da parte del Governo.

I prezzi sono scesi a tassi più elevati a Guangzhou (-8,3% rispetto al -6,9% di aprile), Pechino (-1,8% rispetto al -0,5%) e Shenzhen (-7,4% rispetto al -6,7%), cioè le aree che, in passato, avevano segnato crescite maggiori.

Allo stesso tempo, i costi a Tianjin sono scesi dello 0,7% dopo essersi stabilizzati in precedenza, mentre i prezzi a Shanghai hanno continuato a salire ulteriormente (4,5% vs 4,2%).

Su base mensile, i prezzi delle case nuove sono diminuiti dello 0,7% a maggio, dopo un calo dello 0,6% nel periodo precedente. Ecco il relativo grafico:

Quindi la situazione della Cina sarà in leggero miglioramento, ma continuano a permanere le conttraddizioni di base: un’enorme ricchezza è bloccata in un mercato immobiliare che non trova unaa soluzione ai propri problemi. Proprio il primo maggio erano stati annunciati importanti innovazioni tese a rilanciare al settore, dal calo dei vincoli di acquisto ai fondi di rilancio del settore, ma non sembra che abbiano avuto alcun successo.

Il mancato decollo del settore industriale è anche dovuto a questa zavorra improduttiva.

 


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