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Cina: gli Hacker affermano di aver rubato i dati di un miliardo di persone! Gli svantaggi di un sistema di sorveglianza centralizzato…

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Di recente, gli hacker hanno spacciato un database affermando di avere un miliardo di cittadini cinesi sul sito web. Si ritiene che questo database provenga dall’Ufficio di pubblica sicurezza municipale di Shanghai. Questa stazione ha pettinato e analizzato i campioni del database. Come si è verificata questa forse la più grande violazione dei dati della storia? Quali informazioni sui residenti cinesi vengono divulgate? Quali caratteristiche cinesi evidenzia questa fuga di notizie?

Diversi cittadini hanno segnalato che i loro dati personali, compresi nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, numero di identificazione personale, movimenti personali, sono comparsi in rete. Addirittura alcuni cittadini sono stati chiamati da giornalisti che volevano verificare se i numeri di telefoni diffusi fossero reali.

Il 30 giugno, un venditore che si fa chiamare “ChinaDan” ha postato in inglese su un forum di hacker, dicendo che voleva vendere un database da 23 TB del Dipartimento di Pubblica Sicurezza di Shanghai, che copriva un miliardo di informazioni di cinesi, e chiedendo 10 Bitcoin come prezzo (circa 200 mila dollari).  Il venditore ha solo affermato che il database era ospitato su Alibaba Cloud, senza specificare come sono stati ottenuti i dati. Ma ha caricato tre cartelle, ciascuna con circa 250.000 campioni e un totale di quasi 750.000 informazioni affinché tutte le parti potessero “ispezionare” la merce.

I giornalisti hanno verificato le informazioni e queste sono reali, probabilmente giungenti dai registri di sicurezza della polizia. Ora molti hanno chiesto che si indaghi su questi dati e su come siano giunti in mano agli hacker.

La cosa è tanto più grave in quanto la Cina è uno dei pochi paesi al mondo a implementare un sistema di nomi reali online completo, che secondo i critici rafforzi l’ampia sorveglianza del suo popolo da parte del sistema autoritario. Quindi i dati sono immediatamente ricollegabili alle persone, una per una, permettendo a chiunque li abbia di conoscere senza incertezze la vita delle persone, compresi i movimenti personali  .”Se vuoi vivere in Cina, non hai altra scelta che inviare queste informazioni ancora e ancora”, ha detto un cittadino americano che vive a Shanghai. Ovviamente se la sicurezza informatica è penetrabile i ladri hanno una marea di dati preziosissimi a propria disposizione. Sarebbe meglio un sistema con i dati anonimizzati, ma poi chi lo dice al Grande Fratello?

 


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