Cina: export e surplus commerciale in forte crescita. Questo significa che i dazi di Trump faranno male

Le esportazioni cinesi a dicembre sono cresciute a un ritmo più veloce del previsto, in quanto le fabbriche si sono affrettate a riempire gli ordini per superare i dazi più alti che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre una volta entrato in carica.

Le esportazioni sono aumentate del 10,7% rispetto a un anno prima. Gli economisti avevano previsto una crescita di circa il 7%. Ecco il relativo grafico

Il suo è stato il nono mese consecutivo di crescita delle spedizioni e il valore più alto degli ultimi quattro anni. Per l’intero anno 2024, le vendite sono aumentate del 5,9% a 3,58 trilioni di dollari, grazie ai prodotti agricoli (4,1%), ai prodotti in plastica (5,4%), ai prodotti tessili (5,7%), all’alluminio grezzo e ai materiali in alluminio (15,2%), alle terre rare (6%), ai mobili e alle loro parti (5,8%) e ai prodotti meccanici ed elettrici (7,5%).

Ecco le espoertazioni in valore assoluto:

Durante questo periodo, le esportazioni sono aumentate verso Hong Kong (35,8%), Corea del Sud (12,4%), Taiwan (9,3%), Canada (6,1%), Africa (6,9%) e ASEAN (2,0%), mentre sono diminuite verso gli Stati Uniti (-0,1%) e l’UE (-4,4%). Il calo dell’export verso la UE è un segno della crisi economica che colpisce il vecchio continente.

Anche le importazioni sono crescite dell’uno per cento, superando le previsioni degli esperti che prevedevano una contrazione dell’uno per cento.

Con le esportazioni superiori alle importazioni, l’avanzo della Bilancia commerciale della Cina è salito a 104,84 miliardi di dollari.

I dazi di Trump sono all’orizzonte

Trump si è impegnato ad aumentare i dazi sulle merci cinesi e a chiudere alcune scappatoie che gli esportatori utilizzano per vendere i loro prodotti a prezzi più bassi negli Stati Uniti.

Se i suoi piani venissero attuati, probabilmente aumenterebbero i prezzi in America e comprimerebbero le vendite e i margini di profitto degli esportatori cinesi.

Secondo Zichun Huang di Capital Economics, le esportazioni cinesi rimarranno probabilmente forti nel breve periodo, in quanto le imprese cercheranno di “anticipare” il potenziale aumento dei dazi. 

“È probabile che le spedizioni in uscita rimangano solide nel breve termine, sostenute da ulteriori guadagni di quote di mercato globale grazie alla debolezza del tasso di cambio effettivo reale”, ha scritto in una nota.
Ma è probabile che le esportazioni si indeboliscano più avanti nel corso dell’anno, se Trump porterà avanti la sua minaccia di imporre tariffe, quindi quello a cui assistiamo non è altro che la costruzione di riserve di beni all’estero (anche in paesi alleati di Washington) per prevenire gli effetti immediati delle sanzioni promesse da Trump. 

Questi tomori degli esportatori cinesi sono però anche un segno che le promesse di politica economica di trump stanno colpendo nel segno ed effettivamente creano timore negli esportatori cinesi.

Esportazioni e commercio totale da record

I funzionari che hanno informato i giornalisti a Pechino hanno dichiarato che il valore totale delle importazioni e delle esportazioni cinesi ha raggiunto la cifra record di 43,85 trilioni di yuan (quasi 6 trilioni di dollari), con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente.

La Cina è il più grande esportatore al mondo e il principale partner commerciale di oltre 150 Paesi e regioni, ha dichiarato Wang Lingjun, vice direttore generale dell’Amministrazione doganale. Questi dati non fanno che confermare la centralità di Pechino nel quadro del commercio mondiale, una posizione che gli USA avranno difficoltà ad intaccare.