Economia
Cina: l’economia di Aprile tra industria robusta e consumi deboli. Il peso dell’Estero e dei dazi
I dati economici di aprile 2025 dalla Cina mostrano un quadro misto: produzione industriale cresce più del previsto ma rallenta, mentre le vendite al dettaglio deludono. L’economia resta dipendente dall’estero?

Analizziamo i recenti dati economici rilasciati dalla Cina per il mese di aprile 2025, che offrono un quadro con luci e ombre, delineando le sfide e le dinamiche attuali della seconda economia mondiale.
Le cifre mostrano una crescita della produzione industriale superiore alle attese, ma un rallentamento rispetto al mese precedente, mentre le vendite al dettaglio deludono, pur rimanendo in territorio positivo.
Produzione Industriale: Crescita Solida Ma Decelerazione
La produzione industriale cinese ha registrato una crescita del 6,1% su base annua ad aprile 2025.
Questo dato ha superato le aspettative degli analisti, che si attestavano attorno al 5,5%, ma rappresenta un passo indietro rispetto al robusto +7,7% registrato a marzo.
Il dato di marzo era stato il più alto dal giugno 2021, periodo in cui le fabbriche avevano accelerato la produzione in vista dell’imposizione di importanti dazi statunitensi.
Il rallentamento ad aprile è stato generalizzato: i principali settori hanno mostrato tassi di crescita inferiori rispetto a marzo.
La manifattura è cresciuta del 6,6% (contro 7,9% a marzo), la produzione e fornitura di energia elettrica, termica, gas e acqua del 2,1% (contro 3,5%), e il settore minerario del 5,7% (contro 9,3%).
Nonostante la decelerazione complessiva, 36 su 41 principali settori manifatturieri hanno continuato a espandersi. Tra i settori più dinamici ad aprile troviamo computer e comunicazione (+10,8%), metalli ferrosi (+5,8%), metalli non ferrosi (+7,5%), carbone (+6,3%), auto (+9,2%) e prodotti chimici (+8,0%). Su base mensile, la produzione industriale è aumentata dello 0,22% ad aprile.
Ecco il grafico relativo a questo dato:
Nei primi quattro mesi del 2025, la produzione industriale è cresciuta del 6,4%, superando il +5,8% registrato nell’intero 2024.
È plausibile che il rallentamento di aprile possa risentire, almeno in parte, dell’effetto dei nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti, entrati in vigore proprio ad aprile, o semplicemente rappresentare una naturale decelerazione dopo il picco di marzo. Quel che è certo è che la produzione industriale cinese si conferma un motore di crescita significativo.
Vendite al Dettaglio: Consumi Interni Ancora Deboli
Parallelamente ai dati industriali, le vendite al dettaglio, un indicatore chiave della domanda interna e della fiducia dei consumatori, hanno mostrato un quadro meno brillante.
Ad aprile 2025, le vendite al dettaglio sono aumentate del 5,1% su base annua. Questo dato è inferiore sia alle aspettative del mercato (5,5%) sia al +5,9% registrato a marzo, che era stato il dato più alto da oltre un anno.
Il rallentamento riflette una debolezza persistente nei consumi interni. Le famiglie cinesi rimangono caute, frenate dall’incertezza economica, da una crescita dei redditi non entusiasmante e dalle preoccupazioni sull’impatto dei crescenti dazi statunitensi sull’economia e sull’occupazione.
La crescita delle vendite è rallentata in diverse categorie, tra cui tabacco e alcolici (4,0% contro 8,5% a marzo), abbigliamento e calzature (2,2% contro 3,6%), auto (0,7% contro 5,5%).
In particolare, le vendite di prodotti petroliferi hanno registrato un calo più marcato (-5,7% contro -1,9%), spinto dall’elettrificazione di una parte dei consumi energetici.
Nonostante il quadro generale di rallentamento, alcuni settori hanno visto un’accelerazione, come cereali, olio e alimentari (+14,0%), elettrodomestici (+38,8%), gioielli (+25,3%, corsa all’oro?) e materiali da costruzione (+9,7%, in forte rimbalzo rispetto a marzo). Nei primi quattro mesi dell’anno, le vendite al dettaglio sono aumentate del 4,7%.
Ecco il relativo grafico

Un’Economia Ancora Sbilanciata Verso l’Estero?
La combinazione dei dati di aprile evidenzia un tema ricorrente nell’economia cinese: una crescita della produzione industriale (6,1%) superiore a quella del mercato interno rappresentato dalle vendite al dettaglio (5,1%).
Questa discrepanza suggerisce che una parte significativa della crescita industriale sia ancora trainata dalla domanda esterna, ovvero dalle esportazioni, confermando una certa dipendenza dai mercati esteri in un momento in cui il riequilibrio verso i consumi interni è un obiettivo prioritario per Pechino.
L’impatto dei dazi USA, sia attuali sia attesi, continua a essere un fattore di incertezza, influenzando non solo le decisioni di produzione ma anche la fiducia dei consumatori.
La sfida per la Cina resta quella di stimolare efficacemente la domanda interna per rendere la sua crescita più sostenibile e meno vulnerabile agli shock esterni e alle tensioni commerciali.
I dati di aprile 2025 confermano che questo percorso è ancora in salita e che le politiche governative non hanno l’effetto desiderato sul mercato interno.
Comunque ricordate che i dati economici cinesi sono sempre da utilizzare “cima grano Salis”.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

You must be logged in to post a comment Login