Attualità
Cina e India non hanno intenzione di fissare una data precisa per l’abbandono delle fonti fossili
Le più grandi economie in via di sviluppo e i maggiori consumatori di carbone, India e Cina, stanno cercando di fare si che il G20 lasci ai sigoli paesi la possibilità di decidere su “percorsi energetici multipli” per ridurre le emissioni, senza fissare una scadenza fissa per l’eliminazione graduale dell’uso dei combustibili fossili, hanno dichiarato alla Reuters alcuni funzionari governativi indiani.
L’India, che attualmente presiede il G20, ha proposto di includere “percorsi energetici multipli” in una dichiarazione stampa che dovrebbe essere rilasciata al vertice del gruppo a settembre. La Cina, così come il Sudafrica, ha appoggiato la proposta indiana. Il mese scorso, in occasione di una riunione del secondo Gruppo di lavoro sulle transizioni energetiche (ETWG), l’India si è opposta alla fissazione di una scadenza precisa per l’eliminazione graduale dell’uso del carbone, secondo le fonti di Reuters.
“È emersa una visione dominante secondo la quale ogni Paese deve avere percorsi individuali per raggiungere i propri impegni e le proprie dotazioni nazionali”, ha detto a Reuters una delle fonti che ha partecipato all’incontro.
L’anno prossimo l’India vedrà aumentare la sua produzione di energia elettrica dal carbone, poiché le autorità prevedono di far sì che le unità a carbone massimizzino la produzione di elettricità dal carbone importato per soddisfare la crescente domanda. Il governo indiano, dove il carbone genera ancora circa il 70% dell’elettricità del Paese, prevede di utilizzare una legge d’emergenza per aumentare la produzione di energia elettrica da carbone quest’estate, in previsione di una domanda record, hanno dichiarato a Reuters fonti governative all’inizio di quest’anno.
Alla fine del 2022, il ministro del carbone indiano ha dichiarato che il Paese non ha intenzione di abbandonare presto il carbone dal suo mix energetico. Rivolgendosi a una commissione parlamentare, il ministro del carbone Pralhad Joshi ha affermato che il carbone continuerà a svolgere un ruolo importante in India almeno fino al 2040, riferendosi al combustibile come fonte energetica accessibile per la quale la domanda in India non ha ancora raggiunto il picco.
La Cina, da parte sua, sta costruendo o pianificando la costruzione di circa 366 GW di nuova capacità di generazione a carbone, pari a circa il 68% della nuova capacità globale a carbone prevista per il 2022.
Questo è quanto emerge da un nuovo rapporto del Global Energy Monitor, un gruppo di esperti sul clima, secondo il quale la Cina ha rappresentato più della metà della nuova capacità di generazione di carbone globale entrata in funzione lo scorso anno.
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