Seguici su

Analisi e studi

Cina: crescita del PIL leggermente sopra le attese, soprattutto grazie ai consumi

La crescita economica della Cina non è eccezionale, ma sulle attese, ed è trascinata solo dai consumi interni, come indicano i dati delle vendite al dettaglio.

Pubblicato

il

Segnali in chiaroscuro dalla Cina: l’economia cinese, il PIL,  ha registrato un’espansione del 4,6% a/a nel terzo trimestre del 2024, rispetto alle previsioni del mercato del 4,5% e del 4,7% nel secondo trimestre.

Si è trattato del tasso di crescita annuale più lento dal 1° trimestre 2023, tra la persistente debolezza del settore immobiliare, la debolezza della domanda interna, i rischi di deflazione e le frizioni commerciali con l’Occidente.

Gli ultimi dati sono giunti mentre Pechino ha intensificato le misure di stimolo per favorire la ripresa economica e ricostruire la fiducia. Nel solo mese di settembre si sono registrati alcuni segnali positivi: la produzione industriale e le vendite al dettaglio hanno registrato i maggiori aumenti degli ultimi quattro mesi e il tasso di disoccupazione urbano è sceso al minimo di tre mesi del 5,1%.

Sul fronte del commercio, tuttavia, le esportazioni sono aumentate il meno possibile in cinque mesi, mentre le importazioni sono state fiacche. Nei primi tre trimestri dell’anno, l’economia è cresciuta del 4,8%, rispetto all’obiettivo della Cina per l’intero anno di circa il 5%. Nel periodo, gli investimenti fissi sono aumentati del 3,4% a/a, superando il consenso del 3,3%.

 

Quindi c’è una crescita,. in linea con il previsto, solo che il previsto è deludente e , soprattutto, è deludente l’export. Evidentemente, fra dazi e rallentamento economico, c’è un problema di crescita trainata dall’estero e alla Cina non resta che crescere con i consumi interni e le vendite al dettaglio. 

Vediamo come sono andate queste ultime: le vendite al dettaglio in Cina sono aumentate del 3,2% su base annua nel mese di settembre 2024 rispetto al 2,1% del mese precedente, battendo facilmente le stime del mercato che prevedevano un aumento del 2,5%. Ecco il grafico annuale:

L’ultima lettura ha segnato la più forte crescita dell’attività di vendita al dettaglio da maggio, trainata principalmente dall’aumento delle vendite di cereali, olio e prodotti alimentari (11,1% rispetto al 10,1% di agosto), cura della persona (3% rispetto all’1,3%), sport e intrattenimento (6,2% rispetto al 3,2%), elettrodomestici e apparecchiature audiovisive (20,5% rispetto al 3,4%) e medicina cinese e occidentale (5,4% rispetto al 4,3%).

Inoltre, le vendite sono diminuite a un ritmo più contenuto per abbigliamento, scarpe e cappelli, prodotti tessili (-0,4% vs -1,6%), cosmetici (-4,5% vs -6,1%), gioielli d’oro e d’argento (-7,8% vs -12%) e materiali per l’edilizia e la decorazione (-6,6% vs -6,7%), mentre sono rimbalzate significativamente per le forniture culturali e per l’ufficio (10% vs -1,9%) e per le automobili (0,4% vs -7,3%).

Su base mensile, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,39% a settembre, in accelerazione rispetto al +0,02% del mese precedente.

Quindi la crescita in Cina c’è, ma è guidata dai consumi interni che crescono, ma non forse come vorrebbe il governo. Comunque le cosa, anche se non vanno bene, vanno benino, ed è meglio che niente.

 

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento