Attualità
Cina: cadono gli utili delle aziende pubbliche e private, ma perché?
L’economia cinese continua a confermare i problemi già notati nei mesi precedenti, soprattutto nel settore privato, ma senza risparmiare quello pubblico, e i segnali d’allarme continuano ad arrivare.
Nei primi cinque mesi del 2023 i profitti delle imprese industriali cinesi sono scesi del 18,8% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 2.668,89 miliardi di CNY, a causa dello stallo della ripresa economica, della debolezza della domanda e della pressione sui margini. Il calo ha fatto seguito a quello del 20,6% nel periodo precedente e a quello del 4% nel 2022, con una contrazione dei profitti sia nelle imprese statali (-17,7% rispetto al -17,9% di gennaio-aprile) sia nel settore privato (-21,3% rispetto al -22,5%).
Tra i 41 settori industriali esaminati, 24 hanno registrato perdite: petrolio, carbone e altri combustibili (-92,8%), fusione e laminazione di metalli non ferrosi (-53,0%), prodotti chimici (-52,4%), computer, comunicazioni e apparecchiature elettroniche (-49,2%), trasformazione di prodotti agricoli e alimentari (-39,5%), prodotti tessili (-27,8%), prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-25,9%), estrazione e lavaggio del carbone (-18,7%), estrazione di petrolio e gas naturale (-9,9%).
Ecco il relativo grafico in cui mostra il calo rispetto alll’anno precedente:
Notiamo il crollo degli utili derivanti dal settore petrolifero: il boom di utili derivante dalla lavorazione del petrolio russo a basso prezzo sta esaurendosi molto rapidamente. La Cina da un lato scopre di non esistere nel perfetto isolamento, ma in un mondo comunque interconnesso in cui senza la domanda esterna, quella interna non è sufficiente. Solo che, in questa fase, dovrebbe più che altro fare pressioni su Powell e Lagarde: con tassi di interesse alti calano consumi ed investimenti di USA e EU, e il dollaro costoso rende problematico indebitarsi, e consumare, anche nei paesi africani e del Centro-Sud America. Anche se lo Yuan si sta diffondendo come moneta degli scambi internazionali (vedi Argentina), comunque lo fa troppo lentamente.
Chissà che Xi Jinping può dare una telefonata a Washington e Francoforte…
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