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Ci aspettano 20 anni di tribolazioni, almeno. Siamo pronti ad una disoccupazione mondiale al 20%

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Quello che vedete nell’immagine superiore si chiama Marty e presto sarà presente in 500 supermercati della catena Ahold Delhaize USA, dopo aver superato un periodo di test , e quindi si diffonderà su tutta la East Coast. Il robot è n grado di ispezionare con precisione tutte le corsie dei supermercati, e quindi di scansire quali prodotti mancano, segnalare i prezzi sbagliati e fare quindi un audit completo del’assortimento e del magazzino in tempo reale.  Tutti lavori che, fino ad oggi , era svolti da umani.

Abbiamo due trend di cui tenere conto: da un lato il calo demografico che, con l tempo ridurrà la popolazione attiva sino ad adattarla alle nuove esigenze lavorative, ma cosa fare nel frattempo? quale sarà il calo nei posti di lavoro? Partendo da questo esempio pratico, i supermercati moderni non solo licenzieranno una parte dei dipendenti, ma non ne assumeranno. Quindi avremo un duplice flusso ad incrementare la disoccupazione: i licenziati ed i non assunti.

La speranza è che, nel lungo termine demografico, cioè oltre il 2030, la situazione torni a riequilibrarsi, anzi migliorata, perchè vi saranno possibilità e qualità lavorative molto superiori alle attuali, ma nel frattempo? Il video che potete vedere di Karen Harris della Macro Trend Group sulle prospettive di lavoro 2030. La rivoluzione robotica impiegherà 20 anni, la metà di quanto impiegato la rivoluzione industriale in una situazione di pressione demografica diversa. Come  saranno affrontati i prossimi 10-15 anni di transizione dal punto di vista sociale faranno la differenza fra un’evoluzione socialmente accettabile ed una infernale. Per ora, con le restrizioni europee di carattere fiscale, siamo fortemente avviati sul secondo cammino.


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