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Chiara Appendino senza maggioranza in Città Metropolitana, le conseguenze delle leggi elettorali porcate (di Davide Amerio)

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Stabilità, decisionismo, solidità. Quante parole continuiamo a sentire per promuovere le Riforme Costituzionali del trio Boschi-Renzi-Verdini. Maggiore possibilità di decidere, maggiore velocità nell’approvazione delle leggi… etc etc
Se si vuole sapere cosa accadrà con il “nuovo” Senato dei nominati, gestito con elezione di secondo livello, quelle che escludono i cittadini dal voto, se ne può avere un’idea guardando i risultati appena sfornati dell’elezione della nuova giunta per la Città Metropolitana di Torino.
Chiara Appendino, dopo aver vinto le elezioni comunali battendo Piero Fassino (54,56% contro 45,44%), é diventata automaticamente Presidente della Città Metropolitana – quel capolavoro di pasticcio istituzionale creato per “abolire” le Province -.
Ieri si sono tenute le elezioni per la nomina dei consiglieri della C.M. Di Torino. Le modalità di elezioni sono quelle che caratterizzeranno l’elezione del Senato se passa il Referendum del 4 dicembre prossimo. I cittadini sono esautorati dal voto. L’elezione è giocata tutta tra i politici delle amministrazioni locali di competenza.
Risultato? Il M5S non ha la maggioranza in giunta, pur avendo Chiara Appendino come presidente. La volontà dei cittadini, espressa con le elezioni comunali, viene oltraggiata dai giochi di potere interni alla politica locale e, poiché la maggioranza delle amministrazioni è in mano a liste diverse dai 5stelle, la conseguenza è immediata.
Si noti che su 415 aventi diritto al voto, e ricordo stiamo parlando di politici già eletti, solo 278 si sono recati alle urne. Quindi una bella fetta di questi signori, già eletti e stipendiati con soldi pubblici per fare gli interessi degli elettori che li hanno votati, non si sono nemmeno presi il disturbo di recarsi alle urne.
Ecco il miglior esempio del futuro che ci attende con un esito referendario che vedesse il SI vincere, dando corpo a questa riforma scellerata. Le maggioranza al Senato, dipendendo dalle situazioni e dalle maggioranze locali (ottenute nelle Regioni con premi di maggioranza) sarebbero volubili e potrebbero (quasi sicuramente!) non rispettare la preferenza degli elettori. Un’elezione che vede protagonisti i politici e non i cittadini non è democratica e non corrisponde alle volontà che gli elettori potrebbero esprimere in quel momento. Poco conta che quei politici siano stati eletti precedentemente; ciò non garantisce che godano ancora oggi della fiducia degli elettori; però questo sistema elettorale garantisce loro di esprimere un voto a nome dei cittadini.
In merito ai risultati, il M5S ha rilasciato il seguente comunicato:
“Abbiamo ottenuto un ottimo risultato. Siamo passati da 2 a 7 consiglieri più la Sindaca, Chiara Appendino – hanno dichiarato i neo eletti Marco Marocco, Antonino Iaria, Anna Merlin, Elisa Pirro, Dimitri De Vita, Barbara Azzarà e Carlotta Trevisan – il M5S si assumerà la responsabilità di governare la Città Metropolitana, individuando come priorità il funzionamento di un ente penalizzato da un quadro normativo che non garantisce la rappresentanza diretta e un quadro finanziario che non consente una certezza di risorse per erogare i servizi essenziali di sua competenza”.
“Quindi ribadiamo con l’occasione il nostro No ad un referendum costituzionale che vuole estendere il modello elettivo non democratico delle Città Metropolitane al Senato della Repubblica. Per noi le priorità sono e restano i cittadini e non le poltrone. Ci impegneremo comunque a fornire servizi fondamentali quali la mobilità sul territorio, l’edilizia scolastica, la tutela dell’ambiente e del territorio”.

Davide Amerio


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