Attualità
Che cannone avrà il MGCS, il futuro carro armato franco tedesco?
Nonostante un memorandum firmato a fine aprile c’è ancora molta incertezza su come sarà armato il futuro carro franco tedesco MBGC, se sarà il francese da 140 mm o il tedesco da 130 mm
Dal maggio 2020, il Main Ground Combat System (MGCS), che mira a sviluppare un nuovo ‘sistema’ di carri armati da combattimento nell’ambito di una cooperazione franco-tedesca, è bloccato nella fase 1 dello studio di definizione dell’architettura del sistema (SADS Parte 1), affidato a un consorzio industriale (ARGE, per Arbeitsgemeinschaft) formato da KDNS France (ex-Nexter), KNDS Deutschland (ex-Krauss Maffei Wegmann) e Rheinmetall.
Chi si aspetta che il carro europeo venga sviluppato rapidamente per le necessità rinnovate della difesa europea, rimarrà molto deluso. come sempre, in questi progetti, ragioni politiche, soprattutto tedesche, hanno avuto la meglio, così come il tentivo di legarlo al caccia FCAS in sviluppo non ha fatto che creare confusione.
Nel luglio 2023, il Ministro francese delle Forze Armate, Sébastien Lecornu, e il suo omologo tedesco, Boris Pistorius, hanno concordato di rimettere in pista il programma, anteponendo gli aspetti operativi agli interessi dell’industria. Ciò ha portato alla stesura di un foglio di specifiche dei requisiti congiunti per l’Esercito francese e la Bundeswehr.
Inoltre, dopo lunghe trattative, il 26 aprile a Parigi è stato un memorandum d’intesa per la fase 1A dell’MGCS. Un “contratto dettagliato dovrebbe essere pronto” all’inizio del 2025, ha detto il signor Pistorius, in un controinterrogatorio con il signor Lecornu, pubblicato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung.
In questa occasione, il Ministro francese ha insistito sulla posta in gioco dell’MGCS, anche se ciò significava prendersi qualche libertà con i fatti. “Non stiamo semplicemente sviluppando il carro armato del futuro, ma il futuro del carro armato che vogliamo immaginare insieme”, ha detto. Francia e Germania saranno quindi davanti agli Stati Uniti, che “non hanno ancora iniziato a pensare al futuro del carro armato Abrams”, e alla Russia, che “ha avuto qualche fallimento” con il T-14 Armata.
Come sempre la politica europea non dice tutta la verità: mentre l’ultimo carro armato russo non è stato coinvolto direttamente nei combattimenti in Ucraina e ha dovuto subire degli “aggiustamenti”, ma comunque è ad uno stadio di definizione molto avanzato, il gruppo americano General Dynamics Land Systems ha presentato l’Abrams X, un dimostratore di carro armato di nuova generazione, nel 2022, Sarà dotato di un propulsore ibrido, di una torretta da 30 mm azionata a distanza, di un sistema di protezione attiva, di un cannone XM360 da 120 mm, di un sistema di apertura distribuita e di una nuova gamma di sensori elettro-ottici/infrarossi. Infine, avrà la capacità di schierare sistemi robotici [MUM-T, per Manned Unmanned Teaming].
Una famiglia di sistemi
In ogni caso, l’MGCS non è solo un carro armato, ma una “famiglia di sistemi”: “Molto più di un tradizionale veicolo corazzato pesante, l’MGCS è progettato come un sistema multipiattaforma: un carro armato vero e proprio, dotato di un cannone di grosso calibro, accompagnato da altri moduli complementari interconnessi [un veicolo corazzato pesante dotato di potenti missili anticarro, un veicolo di supporto nativamente robotizzato dotato di armi laser, droni e altri armamenti innovativi]”, come ha riassunto il Ministero della Difesa lo scorso ottobre. Ha poi specificato che dovrà essere in grado di colpire obiettivi a 8 km di distanza.
Da qui l’importanza del cannone con cui sarà equipaggiato il carro armato franco-tedesco del futuro. Questa questione è stata al centro dei disaccordi che hanno afflitto questo programma per quasi quattro anni, dato che si fronteggiano due opzioni: quella difesa da Rheinmetall, che si basa su un nuovo cannone L/51 da 130 mm, “combinato con un caricatore automatico all’avanguardia”, e quella proposta da KNDS France, che sta sviluppando il concetto ASCALON [Autoloaded and SCALable Outperforming guN], basato su un cannone da 140 mm.
Cosa contiene il memorandum franco tedesco?
KNDS France non ha fatto alcun annuncio sul concetto ASCALON nelle ultime settimane, ma Rheinmetall, attraverso il suo CEO Armin Papperger, è stata rapida nel lodare il suo cannone da 130 mm, sottolineando i “progressi significativi” compiuti nel suo sviluppo. E non ci si può fermare qui, perché il sistema sarà montato sul carro armato KF-51 ‘Panther’, che finora ha suscitato l’interesse solo dell’Ungheria… ma in una configurazione basata sul cannone a canna liscia L55A1 da 120 mm.
Mentre aspettiamo di saperne di più sul contenuto del Memorandum d’Intesa [MoU] relativo alla fase 1A dell’MGCS, le voci volano. In particolare in Germania. “Secondo fonti ben informate, il Memorandum d’intesa prevede la possibile creazione di una joint venture che coinvolga quattro partner”, tra cui KNDS France e Thales per la parte francese e KNDS Deutschland e Rheinmetall per la parte tedesca, ha riferito di recente il sito specializzato Hartpunkt. Il sito prosegue affermando che, come lo SCAF, il programma sarà organizzato intorno a “otto pilastri”, il cui contenuto deve ancora essere definito.
Per quanto riguarda il tipo di cannone, questi stessi ambienti “ben informati” hanno indicato che non è stato ancora raggiunto alcun accordo, se non quello di sviluppare una torretta che permetta “l’integrazione sia del cannone francese da 140 mm sia del cannone da 130 mm sviluppato da Rheinmetall”. Tale soluzione avrebbe il merito di soddisfare tutti, anche se significa allontanarsi dal principio di interoperabilità.
Allargamento del progetto?
Ci sono paesi come Belgio, Paesi Bassi Polona e Svezia che hanno caratteristiche territoriali simili a quelle che hanno visto lo sviluppo del MGCS e che, tra l’altro, sono già clienti del Leopard 2. Il Reno Unito ha seguito come osservatore, ma poi ha optato per il Challenger III, cioè la nuova torretta e, comunque, al limite acquisterebbe il Leopard II, molto meno costoso.
E l’Italia ? Noi abbiamo ordinato un po’ di Leopard II come ponte, ma oggettivamente la nostra configurazione orografica rischiederebbe qualcosa di diverso e di meno “Pesante” di un carro che potrebbe essere impiegato al 100% solo, praticamente, nella Pianura padana, oltre a dover valutare diversamente la capacità di trasporto.
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