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Euro crisis

C’ERA UNA VOLTA (la storia di un suicidio di massa, di Marco Lombardi)

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C’ERA UNA VOLTA!

C’era una volta un Paese che costruiva bellissime auto, macchine efficienti e ottimi prodotti chimici. Quella nazione esportava tantissimo. In quella nazione circolava come moneta il marco. Così accadeva che tantissime aziende e nazioni in giro per il mondo avevano bisogno di marchi per comprare le merci della nazione del marco. Tutti compravano marchi e così il marco acquistava sempre più valore, fino a rendere proibitivo l’acquisto dei prodotti di quella nazione, perché troppo cari. Allora gli acquirenti si rivolsero ad altri paesi, che anch’essi fabbricavano auto e macchinari, ma esportavano un po’ meno e quindi la loro moneta era un po’ meno cara. In particolare in un Paese, che aveva una moneta chiamata lira. Così i prodotti del paese della lira riuscivano a vendere, perchè meno cari dei prodotti del paese del marco. Ma il paese del marco e della lira erano amici e decisero di andare a vivere nella stessa casa e di mettere in comune tante cose. Anche la moneta. Si scelse una sola moneta, l’euro,

con un cambio comune, più basso del marco, ma più alto della lira. in pratica questa nuova moneta non aveva più elasticità, il cambio era fisso e non poteva adeguarsi ai surplus o agli squilibri della bilancia commerciale, come prima facevano lira e marco. Per non svalutare o rivalutare troppo, i paesi si impegnarono a non avere più deficit di un tanto, ma anche a non avere più che tanto surplus. Tutto andò per un po’ a gonfie vele, perché il paese del marco non aveva solo industrie ma anche banche, e cominciò a prestare soldi ai cittadini del paese della lira, per aiutarli a comprare le merci del paese del marco. il tutto senza più nemmeno i rischi di cambio. I cittadini della lira erano contenti per l’auto nuova, le banche del paese del marco erano felici perché guadagnavano senza rischio. Il problema è che adesso le industrie del paese della lira esportavano molto meno, perché l’euro era più forte della vecchia lira. allora le industrie della lira dissero: signori, siamo in crisi. O licenziamo o abbassiamo gli stipendi. Visto che non possiamo più svalutare la moneta, dobbiamo svalutare il lavoro e il suo valore. Altrimenti chiudiamo o andiamo a produrre nel paese dello zloto o del lek.
Con meno soldi in tasca, gli abitanti del paese della lira non pagarono più i debiti alle banche del paese del marco. Le banche del marco si incazzarono e dissero che gli abitanti del paese della lira erano dei maiali. anche perché nel paese del marco la parola “debito” equivale alla parola “colpa”. Capirai. Il paese della lira doveva ridurre assolutamente il deficit. Ma dal paese della lira si fece notare che anche il paese del marco aveva eccessivo surplus. E tutti cominciarono a darsi l’un l’altro la colpa. Intanto la gente sia del paese del marco sia del paese della lira si incazzava, perché avevano sempre meno soldi. Eh sì, perché anche nel paese del marco era stata fatta una manovra deflattiva del lavoro, per aumentare i profitti delle imprese ed esportare a prezzi sempre più convenienti Allora si decise di fare arrivare nei due paesi un sacco di profughi o sedicenti tali, per dare la colpa di tutto a loro e permettere a politici, burocrati e grandi industrie e banche di farla franca. Anche qui si cominciò a litigare su chi doveva tenersi i migranti, chi aveva deficit o chi aveva surplus? Insomma, si litigava su tutto. E così un bel giorno tutti se ne andarono per i fatti loro…. e la casa comune crollò per incuria e abbandono.

APRITE I VOSTRI OCCHI!

di Marco Lombardi.


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