Attualità
C’E’ UN PERICOLO DI TERZA GUERRA MONDIALE, ma non è quello che pensate
In questi giorni, dopo la morte di Soleimani, si spesso parlato di terza guerra mondiale. Ora se questo pericolo fosse anche lontanamente vero, avremmo le borse ed i mercati in rivoluzione: infatti questi vivono di valutazione dei rischi e di previsioni di scenari e per ora un’aggiustamento dei mercati mediorientali di un -2%, -4%, con un ritocco di quelli europei minimo (magari dovuto ad altri fattori) ed una lieve crescita di quelli USA non è un segno di guerra.
Però la situazione è preoccupante e foriera di tempesta ed il perchè lo fa capire Rabobank: sinora i paesi “Ribelli” più deboli potevano contare sulla possibilità di fare una guerra asimmetrica. Gli USA agivano o con sanzioni, o con coalizioni internazionali concordate o appoggiando massicci movimenti di opinione, mentre i paesi “Canaglia” agivano con azioni asimmetriche, come attentati, terrorismo, armamento nascosto, piccolo insurrezionalismo. Questo permetteva a paesi come l’Iran di opporsi a giganti economici come gli USA. Con questa operazione gli USA entrano invece direttamente nel campo delle operazioni sporche e domani, volendolo, potrebbero reagire eliminando direttamente la leadership iraniana. Perchè se è colpevole Soleimani, perchè non è altrettanto colpevole Rohuani?
Ora l’Iran, nonostante bandiere rosse e le manifestazioni di piazza,non vuole la guerra quanto non la vogliono gli USA, per motivi diversi. Nello stesso tempo la leadership è nell’angolo:
- una reazione di facciata, con attacchi dimostrativi come quelli alle basi ed all’ambasciata USA in Iraq, faranno cadere il prestigio del governo che viene da una stagione di contestazioni popolari;
- una reazione forte, come attacchi terroristici mirati e cruenti, darebbe la via ad una serie di operazioni di eliminazione della leadership da parte degli USA, unita all’azzeramento dell’infrastruttura tecnologica iraniana. (a proposito nei 52 bersagli Trump parla di “Colpire siti archeologici”. Dato che questo, senza giustificazione, è un crimine di guerra, cosa si nasconde nei siti storici persiani?);
- l’accelerazione dello sviluppo nucleare iraniano oltre ad essere inutile dal punto di vista strategico (le bombe atomiche bisogna non solo costruirle, ma anche trasportarle) esporrebbe l’Iran alla reazione vista sopra degli USA e, soprattutto, dei suoi alleati. Qualcuno ricorda che fine fece il reattore “Osiris” venduto dai francesi a Saddam?
Quindi la situazione è molto tesa per motivi diversi da quelli che si potrebbe pensare. Naturalmente Trump in caso di reazione si guarderà bene dal “Dichiarare guerra”, coinvolgendo il congresso, ed agirà sulla base dei poteri esecutivi presidenziali. Poi i problemi mondiali possono essere diversi, come la reazione della Cina difronte all’esclusione dal 5G europeo…..
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