Seguici su

DifesaUSA

CCA: Anche il drone “gregario” di Anduril spicca il volo. La gara per l’USAF entra nel vivo

Droni gregari: Il prototipo YFQ-44A di Anduril vola e sfida General Atomics. Ecco come l’USAF prepara la guerra del futuro con “wingman” robotici per F-22 e F-35.

Pubblicato

il

La startup “Defense tech” Anduril ce l’ha fatta. Il suo prototipo per il programma CCA (Collaborative Combat Aircraft) dell’Air Force statunitense ha completato con successo il suo primo volo. A dare l’annuncio è stata la stessa USAF.

Il drone, designato YFQ-44A, ha volato “in una località di test californiana” in un momento non meglio precisato. Si tratta del secondo velivolo a raggiungere la fase di test di volo nell’ambito del programma per i “droni gregari” (o wingman) dell’Air Force. Il primo era stato l‘YFQ-42A di General Atomics, che aveva spiccato il volo lo scorso agosto. La competizione, come si vede, è aperta e serrata.

Il Segretario dell’Air Force, Troy Meink, ha usato le consuete parole d’obbligo in questi casi: “Questa pietra miliare dimostra come la competizione guidi l’innovazione e acceleri la consegna”. Tradotto dal burocratese: questi voli servono a raccogliere dati concreti per definire i requisiti, ridurre i rischi e, ovviamente, “rimanere davanti alla minaccia” (leggasi: Cina e Russia).

Entrambi i droni, scelti l’anno scorso, sono progettati per affiancare i caccia con pilota, ad esempio trasportando munizioni aggiuntive o ampliando il raggio dei sensori. Parallelamente, uno sforzo separato sta sviluppando il “cervello” di questi velivoli, ovvero la loro autonomia. L’Air Force prevede di assegnare un contratto di produzione a uno o più fornitori (mantenendo alta la concorrenza) nell’anno fiscale 2026.

Jason Levin, vicepresidente di Anduril, ha sottolineato che l’YFQ-44A è progettato per “migliorare la sopravvivenza, la letalità e l’efficacia della missione” operando in team con i caccia pilotati (il cosiddetto manned-unmanned teaming) o in modo indipendente.

Tuttavia, durante un briefing con i giornalisti, Levin è stato molto abbottonato. Nessun dettaglio sulla durata del volo, sulla configurazione del velivolo o su eventuali problemi riscontrati. “Abbiamo dimostrato che l’aereo funziona. Abbiamo dimostrato che l’autonomia funziona”, ha tagliato corto. “Abbiamo molto da fare per provare velocità, manovrabilità, autonomia, furtività, integrazione dei sistemi d’arma e altro”.

Anduril ha già iniziato a integrare le armi sull’YFQ-44A e condurrà il primo test a fuoco vivo il prossimo anno.

Il lavoro da fare nel 2026 è già tracciato e comprende:

  • Sviluppare tattiche specifiche con l’USAF.
  • Condurre voli autonomi con più droni contemporaneamente.
  • Operare in team con caccia pilotati.
  • Volare per la prima volta al di fuori delle location di test designate.

La logistica del programma si sta delineando: ulteriori prove si svolgeranno presso la Edwards Air Force Base; le “valutazioni operative” (come usarli in pratica) avverranno presso la Nellis Air Force Base; infine, la Beale Air Force Base ospiterà la prima “unità di prontezza” dei velivoli, responsabile della manutenzione e di assicurare che i droni siano pronti al dispiegamento “in qualsiasi parte del mondo”.

Il promo  del YFQ44A

L’Air Force ha recentemente rivelato che l’F-22 Raptor è la “piattaforma di soglia” per l’integrazione dei CCA, ma che anche gli F-35, gli F-47 (probabilmente un riferimento ai caccia di nuova generazione) e altri velivoli in inventario potrebbero essere accoppiati ai loro gregari robotici.

Un’ultima nota di colore politico, che la dice lunga sulla priorità del programma: il fondatore di Anduril, Palmer Luckey, aveva espresso il timore che il recente shutdown del governo potesse ritardare il primo volo. L’Air Force, tuttavia, ha dichiarato di aver “messo al riparo” il programma CCA dagli effetti della chiusura per “evitare qualsiasi potenziale ritardo”. Segno che, per la difesa strategica, i soldi (e i permessi) si trovano sempre.

Domande e risposte

Che cos’è esattamente un “Collaborative Combat Aircraft” (CCA)?

È un drone progettato per volare come “gregario” (wingman) accanto a caccia pilotati come l’F-22 o l’F-35. Il suo scopo è aumentare la potenza di fuoco (portando più missili), la capacità di sensori, o agire da esca, migliorando la sopravvivenza e l’efficacia del pilota umano. L’obiettivo è avere una “massa” aerea più ampia e flessibile a costi inferiori rispetto ai caccia tradizionali, gestendo missioni rischiose senza mettere in pericolo la vita del pilota.

Anduril è l’unica azienda che costruisce questi droni?

No, l’USAF ha promosso una forte competizione. Il prototipo di Anduril (YFQ-44A) è il secondo ad aver volato. Il primo è stato l’YFQ-42A di General Atomics, decollato ad agosto. L’Air Force sta usando questa competizione per ottenere dati, innovazione e prezzi migliori. Si prevede che assegnerà i contratti di produzione finali nel 2026, e potrebbero essere scelti uno o più vincitori, includendo anche nuovi entranti.

Quanto è stato “secretato” questo primo volo?

Molto. L’USAF ha annunciato il volo dopo che era già avvenuto, senza specificare l’ora esatta e limitandosi a indicare una generica “località di test californiana”. Jason Levin di Anduril, in un briefing successivo, ha rifiutato di fornire dettagli sulla durata del volo, sulla configurazione del prototipo o su eventuali problemi riscontrati. Questa riservatezza è tipica delle fasi iniziali dei programmi militari strategici, dove ogni informazione è sensibile sia per motivi di sicurezza nazionale sia per non avvantaggiare i concorrenti industriali.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI
E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento