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Cattivi segnali dai consumi mondiali. Tempo per una politica anticiclica

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Abbiamo recentemente parlato in due articoli della forte riduzione delle vendite di auto in Germania ed in Italia, con cali su base annua superiori al 20% in entrambe  i paesi. La minaccia è che il rallentamento non sia limitato ai paesi europei, ma sia esteso mondialmente , e non riguardi solo il settore auto.

Ad esempio l’ultimo mese ci fornisce dei dati non positivi dagli USA. Inziamo a vedere le vendite al dettaglio:

 

Non positive le vendite di auto, seguendo quindi l’andamento europeo, anche se il mercato è completamente diverso e non condivide le tensioni del vecchio continente.

 

Questo è particolarmente importante, perché le case europee non potranno potranno scaricare sugli USA gli eccessi di capacità produttiva che si stanno delineando internamente. Una grana ulteriore per le case tedesche .

Il sentimento dei consumatori non è positivo in generale e questo si nota anche dalla situazione di un settore che ne rispecchia proprio il sentimento: la ristorazione.

Anche cosumi banali come quelli legati alla ristorazione sono in rallentamento negli USA. In Europa Germania ed Italia vedono un rallentamento della produzione industriale, se anche gli USA iniziano a comprare meno questo rallentamento non potrà che crescere. Sarebbe il momento per iniziare una forte politica anticiclica per rilanciare consumi, investimenti ed evitare che l’attuale situazione di stanca economica peggiori e si avvii verso una vera e propria recessione. Purtroppo la BCE e la Commissione vengono a congelare forzatamente tutte queste politiche, spingendo invece per posizioni pro cicliche che sono molto pericolose. Purtroppo manca la necessaria flessibilità per una corretta manovra monetaria e fiscale.


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