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Il Caso MPS può essere il simbolo della futura svendita dei beni statali? La Privatizzazione di Fincantieri fa sorgere molti dubbi in riguardo…

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Dopo un periodo sabbatico, a seguito della valanga ellettorale europea di un mesetto or sono, valanga tanto inaspettata quanto dirompente, ho cercato di riprendere il bandolo della intricatissima matassa. Lo scopo della pausa è stato ritarare i messaggi al fine di far comprendere la big picture. Ammetto di ritenere che, senza una seria presa di posizione contro la Germania al fine di negare questa dannosissima austerity per i perierici (a vantaggio dei “partners” tedeschi), l’Europa a termine è tecnicamente finita e con essa il benessere della cittadinanza italiana (che è quello che più ci interessa). Uscire dall’euro deve essere un’opzione.

Chiaramente, l’Italia ha due grandi assets: il primo, il risparmio delle famiglie, enorme. Il secondo, quel che resta del grande patrimonio imprenditoriale ed industriale costruito nel dopoguerra, leggasi soprattutto poche ma ottime grandi aziende statali o semi statali che oggi fanno gola a molti supposti partners europei e non.

Detto questo, sono qui a stigmatizzare quanto sta accadendo in questi giorni con MPS, Monte dei Paschi di Siena, anche perchè questo rischia di diventare il simbolo della svendita degli assets italici che ci aspetta nei prosssimi mesi.

Dunque, aumento di capitale di dimensioni maggiori della capitalizzazione in cui varie ed importanti banche internazionali garantiscono l’inoptato, diritti esercitabili dagli azionisti [principalmente piccoli azionisti] in sole due settimane, battage per convinceree gli stessi in caso non volessero partecipare all’aumento [e sono tanti, dopo aver visto il valore del titolo falcidiato negli anni] a vendere il diritto nella prima settimana – vedasi numerosi articoli in tale senso -, necessità di rilanciare con l’aumento di capitale investendo in modo sostanzioso… [214 diritti per ogni 5 azioni possedute, la massaia di Siena magari si è anche rotta di vedere il titolo diventare man mano carta straccia, certamente ha anche pensato che magari è meglio vendere tutto].

Or dunque, la prima settimana “qualcuno” da una parte vendeva il titolo il borsa con conseguente tracollo del prezzo e dall’altra qualcuno comprava i diritti, che siano. Mah, a pensar male… (…., ….)

Negli scorsi due giorni, fino a martedì u.s., quando la maggior parte dei diritti erano stati ormai “spazzolati” dai grandi investitori [leggasi probabilmente ricomprati dalla lunga manus speculativa/bancaria mah, …] il titolo è decollato, +circa 50%. Ieri piccolo assestamento dopo i grandi guadagni dei due giorni precedenti.
Riusciamo a dare una spiegazione di cosa sia successo? Io ci provo. Si dice che dopo la conversione dei diritti, che premetto hanno ridotto il diritto di voto dei piccoli azionisti fino al 97% [ossia è come se si fosse venduta l’azienda una seconda volta, cercando nuovi soci e cancellando i vecchi], vedremo emergere a partire dalla prossima settimana [fine dell’aumento di capitale: questa settimana] un nuovo socio forte, i bene informati dicono potrebbe essere un americano tipo ad esempio Blackrock, io dico un europeo tipo ad esempio DB, in ogni caso mi vien da dire che sarà certamente uno straniero. Molti azzardano un investitore contiguo ai Bookrunners. In ogni caso si attende un socio di controllo non italiano per la banca più antica del mondo e da lì, beh, non mi stupirei se MPS iniziasse anche a fare utili veri….

Vogliamo scommetterci? Segnatevi questo post, magari scopriremo tra qualche settimana che dopo l’aumento di capitale MPS è diventata una banca solida in Italia ed anche in Europa in termini di ratios… Magari sbaglio, ma datemi credito per un mesetto, poi tiriamo le somme.
Questa sarebbe la dimostrazione che si sta svendendo l’Italia per quattro soldi nel silenzio generale, spero sinceramente che il tedesco di turno sia così fesso da venire allo scoperto, magari qualcuno capirebbe…. Vedremo.

E che dire di Fincantieri? Si privatizza il fiore all’occhiello della cantieristica italiana ed europea per ricavare, sigh, circa 800 milioni di  miseri EUR per lo Stato…. Certo che così si ripaga davvero il debito statale, abbiamo 2100 e passa miliardi da pagare, 800 milioni restituiti cambiano davvero le cose…. Considerando che Fincantieri ha quasi 9000 impiegati in Italia su circa 21000 nel mondo, beh significa che la si privatizzerà per un valore pari al numero degli impiegati italiani moltiplicati per uno stipendio figurativo pro capite di 100k EUR annui. Ossia, visto che a full cost 100k EUR sembran tanti ma probabilmente non sono molto lontani dal reale pagato a ciascun dipendente  come stipendio annuo  [saranno 50 o 55k EUR/anno, circa] un acquirente che comprasse tutta l’azienda potrebbe licenziando tutti i dipendenti italiani recuperare circa quanto pagato per comprarla. Questo è un paradosso per dire che è regalata, ora si privatizza il 45%, poi dopo…. Meglio sarebbe stato mettere in forma Fincantieri per poi venderla da qui a qualche anno! Per lo Stato prendere a prestito 800M costerebbe a tassi attuali dei BTP circa 30 milioni di euro in 3 anni: se si utilizzasse tale lasso di tempo si potrebbe triplicare il valore di futura vendita mettendo prima i conti aziendali a posto nel rispetto dei dipendenti! Mi sa che qualcuno ci prende tutti per fessi!

L’Europa ha una bella faccia tosta: ci dice di privatizzare ma c’è più che il sospetto che ciò venga richiesto non per far bene ai nostri conti ma solo per fotterci le aziende [scusate davvero il francesismo]. E noi siamo così stupidi da non capire.

Permettetimi di dire: così non si va da nessuna parte.

 

Mitt Dolcino


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