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Caro presidente Conte, non abbia timore nel rimborsare i risparmiatori truffati dalle Banche!

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Gentile Prof. Conte, Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana,

lunedì 8 aprile, alle ore 12.00 pare, incontrerà i risparmiatori truffati da un sistema perverso che unisce una vergognosa, dilapidatoria e criminale gestione di alcune banche insieme ad un fallimentare sistema di controllo delle stesse.
A fronte di questo terremoto economico e finanziario che ha prodotto danni impressionanti ai territori che erano cresciuti sotto gli ombrelli bancari stimolatori di uno sviluppo adesso mortificato, lo Stato interviene con il fondo indennizzo risparmiatori (FIR), dotato di 1,5 miliardi di denaro non suo ma prelevato, in tre anni, dai conti dormienti.
La “ratio” del fondo FIR è che interviene a favore di azionisti e obbligazionisti, riacquistando parte dei loro titoli e surrogandosi i diritti legati ai titoli riacquistati, per portare sollievo ai truffati così indennizzandoli parzialmente, a fronte della massiva violazione e reati connessi che hanno provocato il disastro.

Questa “ratio” del FIR si oppone alla precedente impostazione che ogni azionista e obbligazionista debba dimostrare ciascuno di essere stato truffato nell’istante della vendita del prodotto, azione o obbligazione che fosse. Come se i naufraghi della nave concordia dovessero, ognuno, dimostrare le colpe del capitan Schettino nell’aver portato a scogli la sua nave e del danno a ciascun di loro causato. L’anglesismo “mis-selling” definisce la fattispecie della truffa nell’istante della vendita del prodotto finanziario.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Mef ed il Ministro delle Finanze, prof. Tria e il Direttore Generale dott. Rivera, invece che spiegare bene all’Europa il concetto di “massiva violazione” e la “ratio” della legge di bilancio nell’intento benefico di uno Stato deciso a ristabilir reputazione al sistema e risollevar le sorti (anche drammatiche) degli infiocinati dalle banche fallite, e dunque indirizzare la società civile a credere alle istituzioni ed rinfrancarsi nella crescita sociale ed economica, gioca invece al rimpiattino, accumulando mesi e mesi di ritardo, quasi mettendosi sotto dettatura della commissaria Vestager nell’intento (infausto) di proporre una nuova versione di norma strampalata, che pietisticamente va a distribuire l’indennizzo del fondo FIR ai soli qualificati poveracci, perchè specificamente identificati con un ISEE sotto i 35.000 euro ed un patrimonio sotto i 100.000 euro. Ovviamente sono tutte illazioni di stampa, perchè non pare nella genetica di questa direzione MEF una corretta trasparenza degli atti e dei carteggi che pur hanno impatto sui risparmiatori.
Insomma, lunedì incontra i risparmiatori; alcuni stremati forse anche disposti a quasi tutto, altri imbufaliti per i ritardi del tira e molla che dura da gennaio.
Gentile Presidente Conte, visto che si è presentato al Governo, con la volontà di fare l’avvocato degli italiani, e visto che il dott. Tria e il dott. Rivera non sanno spiegare all’Europa la “ratio” della norma, ma preferiscono prendere appunti di strampalate soluzioni della Vestager, perchè non va Lei che ha anche la delega all’Europa dopo le dimissione di Paolo Savona, a spiegare alla Commissaria che:

1. vi sono stati sette terremoti bancari che hanno portato alla liquidazione le banche e la commissione Casini ha sostanzialmente documentato gli accadimenti;

2. a fronte di questi terremoti provocati da massive violazioni di amministratori di quelle banche e del contemporaneo fallimento dei sistemi di controllo (che altrimenti queste banche non sarebbero collassate così miseramente), lo Stato interviene con un piccolo fondo, il FIR

3. il FIR non è aiuto di stato perchè si tratta di erogazioni di natura sociale in aderenza al Directorate-General for Competition che ammette «aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori, a condizione che siano accordati senza discriminazioni determinate dall’origine dei prodotti» art. 107, par. 2, lett a) TFUE).

Fatto comprendere alla Commissaria il punto di vista italiano, già rappresentato in legge di bilancio, avete anche disponibile il decreto attuativo per come emendato dalle associazioni dei risparmiatori e, per procedere alla presta liquidazione delle posizioni, occorre solamente incardinare il Collegio dei saggi.
Non pare troppo difficile, volendo, ne conviene?
in attesa del Suo contributo fattivo alla soluzione presta dell’impallo del MEF, la salutiamo cordialmente


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