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Caro ministro pasticcione , si DEVE dimettere !

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Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti durante il suo intervento alla festa nazionale dell'Unita', Bologna, 30 agosto 2014. ANSA/ GIORGIO BENVENUTI

 

Questo articolo è stato scritto a quattro mani con Riccardo Ghezzi ed apparirà in contemporanea su Qelsi.it, che condivide il nostro appello.

 

Al di là della necessità di acquistare un pallottoliere da mettere stabilmente a disposizione del Ministero del Lavoro, già alle prese con lo scandalo esodati ai tempi di Elsa Fornero, va specificato che l’ultima pacchiana gaffe non si tratta di un semplice errore. Si parla di dati completamente falsificati, che vanno a ridimensionare anche le migliaia di posti di lavoro sbandierate dal premier Renzi.

Come dai dati pubblicati dalla dottoressa Fana il ministero ha letteralmente raddoppiato il numero dei posti di lavoro a tempo indeterminato creati, o meglio “Trasformati” , nei primi sei mesi del 2015. La colpa è stata data ad un funzionario disattento e la tabella è stata poi corretta, senza naturalmente dare nessun merito alla scopritrice dell’errore, ma è possibile che un ministero basi i proprio dati su un singolo funzionario ? Nessun doppio controllo ? Non è possibile che questo errore sia stato “Incentivato” dal desiderio dei ministri di sparare cifre sempre più clamorose e grosse, a fronte di una situazione reale sempre più deludente ?

Insomma, i numeri di Renzi sono fuffa. Non hanno alcun collegamento con la realtà. Si basano su informazioni false, in buona o cattiva fede. Cosa succederà ora? Probabilmente nulla, siamo pur sempre in Italia. Negli Usa, Nixon, il famoso “Tricky Dicky”, si è dimesso per molto meno. Pretendere un gesto significativo da parte dell’attuale ministro del lavoro Giuliano Poletti è utopico. Resta il fatto che il futuro di milioni di lavoratori è messo in dubbio dall’incompetenza di chi dovrebbe occuparsene. E allora perché non invocarne le dimissioni? Caro ministro Poletti, si faccia da parte!

 


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