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CARMAGHEDDON: DISASTRO VENDITE AUTO IN CINA. Incentivi insensati

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Gli ultimi dati sulle vendite auto in Cina sono degni di un film dell’orrore: su base mensile gli è stato un calo delle vendite del 20%, secondo i dati ufficiali.

La crisi era già iniziata da oltre un anno, ma il tato di gennaio appare veramente devastante. La situazione è talmente grave che, su incitamento del presidente XI, alcune città hanno ho cominciato a dare dei contributi sulla rottamazione auto o sull’acquisto di auto nuove. Ad esempio la città di Foshan ha iniziato a pagare 3000 yuan ( circa 430 dollari) per ogni auto usata venduta in cambio di una nuova o 2000 yuan per chi non aveva usato. Tanto per le vuote casse di molte amministrazioni locali, evidentemente poco per incentivare l’acquisto di un’auto, tanto che i dati di vendite continuano ad essere estremamente incerti o negativi.

La fine di gennaio ha visto anche l’esplosione dell’epidemia di coronavirus, per cui non c’è da aspettarsi nulla di buono dal mese successivo punto del resto che senso ha acquistare un’auto nuova quando oltre 700 milioni di cinesi sono sottoposti a qualche forma di quarantena e di limitazione degli spostamenti. Le immagini delle città chiuse mostrano una totale assenza di traffico, a cosa servono le auto?

Un sondaggio condotto tra i concessionari d’auto nel mese di febbraio mostra imprevisto calo di vendite tra il 50 e il 80%. Alcuni venditori si lamentano di non aver visto un cliente dalla fine di gennaio.

La situazione è talmente grave che le case automobilistiche locali hanno cancellato i propri target di vendita, giungendo a dare dei contributi ai concessionari per permettere la loro sopravvivenza. Sicuramente fino a quando non sarà superato il problema del coronavirus non si potrà assistere a nessun miglioramento del mercato cinese. Ad essere colpiti saranno anche i produttori d’auto tedeschi e giapponesi che tanto avevano investito su quel mercato.


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