Attualità
Carige: la causa multimilionaria dei Malacalza contro la BCE. Strada aperta anche per le Venete?
Doveva succedere prima o poi e succede partendo proprio da un azionista di riferimento di una delle varie banche mandate in crisi dalla sorveglianza della BCE. Malacalza Investimenti e Vittorio Malacalza hanno presentato una causa davanti alla Corte di Giustizia della Ue di condannare la Bce a risarcirli per un danno stimato complessivamente oltre gli 875 milioni di euro per le “omissioni di interventi doverosi” e le “positive condotte pregiudizievoli” attinenti all’esercizio delle sue funzioni di vigilanza su Banca Carige.
La famiglia imprenditoriale era il primo socio della banca ligure con il 27,5% fino al commissariamento disposto da Bce a inizio 2019. Ora il controllo è nelle mani del Fondo Interbancario.
L’accusa di Malacalza è stringente e potrebbe essere espanso anche alle Banche venete: prima la BCE avrebbe Invitato i soci a pesanti ricapitalizzazioni che poi, quasi automaticamente, la BCE veniva ad azzerare attraverso svalutazioni dei crediti.
Secondo Liturri le accuse mosse dai Malacalza, perfettamente giustificate, sono le seguenti:
- “si lamenta inoltre che la BCE abbia effettuato impropri condizionamenti e ingerenze nei processi di governance della Banca”.
- “Si contesta altresì alla BCE di aver concorso a creare i presupposti che la stessa Autorità ha posto a fondamento della propria illegittima decisione di assoggettamento della Banca ad Amministrazione straordinaria”
- Si contesta la “illegittimità dei provvedimenti della BCE che avrebbero imposto la dismissione di crediti deteriorati, in modo e in misura ingiustificati, sproporzionati e contrastanti con il principio di parità di trattamento e di altri princìpi”
- Infine, si denuncia il “contrasto, sotto vari profili, dei comportamenti e dei provvedimenti della BCE con i doveri inerenti alle sue funzioni di vigilanza, anche in relazione alla salvaguardia della sana e prudente gestione delle banche”.
Questa causa potrebbe dare in via a una vera e propria valanga d’ingiunzioni simili verso la BCE, che ha gestito veramente in modo pessimo la crisi delle banche italiane nei quattro anni dal 2015 al 2019, con momenti alternati di durezza e di speranza. Una cura che ha distrutto decine di miliardi di valore, senza ottenere nulla
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