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Cari giovani siete poveri e volete anche fare politica? di Pietro De Sarlo.

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Care ragazze e cari ragazzi,

spero che quello che sta avvenendo in questi giorni vi serva da lezione.

Lasciate perdere la politica se vostro padre è un modesto imprenditore edile e se per sbarcare il lunario, come quasi tutte lemicro partite iva in Italia, qualche prestazione in nero l’ha pagata. Sposate piuttosto la figlia di qualche ricco palazzinaro in modo che vi sostenga magari comperando un giornale.

Lasciate perdere se avete un padre che mette i propri depositi edili nel terreno che circonda la sua modestissima abitazione in una periferia del Sud. Ma dove volete andare? Piuttosto costruitevi una villa in Sardegna con porticciolo ed eliporto e sanate tutto con stuoli di avvocati e se vi beccano comperate tv e giornali, allora sì!

Se poi siete dei bravi figli e avete inteso alleviare il bilancio famigliare con qualche lavoretto in nero in pizzeria o facendo il driver allora miei cari siete fuori strada. Pretendete pure di fare il ministro del lavoro? Con quale altra competenza se non quella diaver provato sulla propria pelle gli effetti della riforma Fornero e del Job Act?

Lasciate poi perdere gli attacchi alla stampa. Scherziamo? Il caso Crocetta, il caso Boffo, il caso Marino e tutti gli altri casi di gente massacrata dalla stampa appena si è messa di traverso a qualche tycoon televisivo o ai ricchi difensori del liberal – liberismo, ovviamente di sinistra, o a qualche piccola mafietta romana non vi hanno insegnato niente?

Volete fare politica e non avete neanche un padre che ha inguaiato Telecom e Alitalia? Ma dai!

Se proprio non siete ricchi e straricchi di famiglia lasciate perdere la politica o se proprio volete farla mettetevi dal lato giusto. Fregatevene dell’aumento delle disuguaglianze e delle povertà. Sposate la tesi, anche se è oggettivamente molto stupida, dei liberal liberisti e dell’Europa che afferma che concentrando la ricchezza in mani di pochi questa percola, sgocciola negli strati sociali inferiori e facendo così tutti vivranno felici e contenti. Non avete visto che tutto questo funziona alla grande? Almeno nella prima parte: i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri aumentano, la classe media scompare ma abbiate fede che qualcosa prima o poi percola! E se quello che percola puzza un poco che pretendete!

Fate come l’onorevole Alfieri (ovviamente del partito giusto il PD) che alla trasmissione Omnibus del 28 u.s. afferma: “Avete paura della deriva greca? Almeno in Grecia stipendi e pensioni le hanno regolarmente pagate”. Omettete ovviamente di dire che la troika in Grecia ha falcidiato gli assegni pensionistici riducendo alla fame centinaia di migliaia di pensionati, che decine di migliaia di dipendenti pubblici, anche nella sanità, sono stati licenziati e che è stato ridotto il salario di chi è rimasto. Non vi azzardate a dire che in Grecia dopo quasi un decennio di Troika ilPIL è diminuito del 25 % e che il debito pubblico da 109% è passato a quasi il 180%. Se proprio dovete dire che gli armatori, che sono proprietari dei mezzi di informazione greci, continuano a non pagare le tasse e che la corruzione è aumentata in Grecia ditelo sottovoce e a qualche amico fidato. Se andate in Grecia non vi ammalate, a meno che non siate ricchi e potete essere portati nelle pochissime cliniche di lusso dove curano gli armatori, se siete greci e avete un figlio disabile sono affari vostri e non contate sul pubblico sostegno. Come faccio a saperlo? Ovvio: dai dati Eurostat e dalla stampa olandese e tedesca. Se aspetto che qualche inchiesta sull’operato della troika la faccia la blasonata TV e la blasonata stampa italiana faccio a tempo a sentire prima il ‘fieto del miccio’. Se facessero queste inchieste gli italiani si renderebbero conto che la Troika, e la politica economica europea, non serve a risanare i conti pubblici ma a punire chi si illude che la democrazia abbia ancora un senso e chi non accetta di essere colonia dell’unico paese che ha guadagnato dall’euro. Perdonatemi se non ne faccio il nome: ho famiglia!

Cari ragazze e ragazzi, imparate. Nella vita occorre sempre essere dalla parte giusta. Oggi è quella dei liberisti e liberai e della stampa a loro sostegno, ma se non volete proprio sbagliare mai state sempre dalla parte dei ricchi che qualcosa, prima o poi, percola.

Compagne e compagni tornate a votare PD: “La lotta di classe è finita e l’hanno vinta i ricchi” (M. Revello)

Pietro De Sarlo


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