Attualità
Capito che la Grecia avrà il debito abbonato, che probabilmente Schauble sarà estromesso e chi ha gestito l’affaire sono gli USA, perchè tanto interesse d’oltreoceano a tenere Atene nell’Euro?
Come avete letto in passati interventi siamo stati preveggenti nell’indicare negli USA il decisore finale nella crisi greca, oggi tutti i pezzi da novanta del potere globale stanno andando contro Schauble con il fine di salvare Atene evitando il Grexit, ossia boicottando colui che è stato troppo rigoroso nella sfida del debito ellenico: tale debito va condonato in parte, con tagli, dilazioni, riduzione degli interessi o altro.
Il falco tedesco con le sue intemperanze ha acquisito certamente voti in patria ma ora ha un nemico potente che gli sta misurando i passi; ed infatti, quasi immediatamente Angela Merkel ha preso le distanze ben comprenendendo che la Germania non è pronta – come invece riteneva Schauble ed i suoi sodali, gli esportatori – a sfidare gli USA, men che meno a prendere posizione nello scacchiere globale. Notasi che il “partito di Schauble” sta lottando per tenere in piedi l’euro e per fare ciò deve cacciare Atene evitando il Grexit, altrimenti la Germania sarà costretta prima o poi ad uscirne lei stessa, con tutte le catastrofiche conseguenze del caso (rivalutazione del marco su tutte)…. Oggi Berlino deve ancora limitarsi a fare la saprofita nei confronti dei propri vicini, come ha dimostrato di saper ben fare non solo nell’epoca dell’euro austero ma anche nelle more delle guerre mondiali che essa stessa ha prima scatenato e poi perso, cercava un posto al sole ed ha perso la propria storia, almeno architettonicamente.
Ora, facile derivare che Schauble verrà messo da parte onde evitare danni al proprio Paese, magari dovesse venire fuori qualche scandalo.
Ma, cuore della discussione, perchè gli USA han voluto tenere la Grecia nell’Euro visti i primi segnali di una sfida tedesca allo strapotere USA in Europa, caso del debito greco?
Semplicissimo, gli USA han ben capito il pericolo e quindi vogliono indebolire il progetto europeo voluto da Berlino. Da oggi la Germania non avrà più le mani libere: prima le false prese di posizione anti Russia, poi le sanzioni a Mosca aggirate in parte, a seguire l’accordo per il gas russo della Siberia importato in Germania dal mare del nord spiazzando i progetti gasieri sponsorizzati da Washington (…). Alla fine abbiamo capito tutti che la Germania vuole giocare la propria partita in EU ma questa volta gli USA sembrano aver detto “no“, Berlino deve allinearsi, non può giocare “da sola” (simbolicamente, si ricordi sempre che negli incontri con l’eccelso Presidente V. Putin, A.. Merkel – poliglotta – parla normalmente russo).
Non entro nel merito se sia giustificato tale e tanto attivismo in Europa da parte di Washington, pur professandomi filo americano. Quello che conta è che gli USA abbian capito che prima o poi arriverà il vero tradimento tedesco, ad esempio per il tramite di un accordo tecnologico a tutto tondo con Mosca, o anche un accordo commerciale stile NAFTA (…).
Chiaramente anche la Francia ha avuto un ruolo in questo u-turn, avendo ben capito che la Germania stava e sta giocando la propria partita e non quella dell’asse franco tedesco, men che meno quello europeo.
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Interessante rilevare che le elites italiane si sono divise, con soggetti apicali inaspettatamente a schierarsi con Berlino e quindi contro gli USA: ad esempio il fascista ante litteram Eugenio Scalfari – non me ne voglia l’anziano giornalista, lo ricordo come tale quando fu nominato caporedattore di “Roma Fascista” nel’42 dopo esser passato per il GUF (ed aver sposato dopo la guerra la figlia di Giulio De Benedetti e, notasi bene, essersi allontanarsi dai “neri” a partire dal ’43, magari dopo aver annusato la sconfitta in arrivo, ndr) – che ieri ha candidamente ammesso nel suo domenicale che bisogna creare un’alleanza EU di 7-8 paesi core europe che si aggreghino per il completamento del progetto europeo* (con annessi e connessi in termini di cessione di sovranità). Si noti bene che tra questi 7-8 paesi core ha escluso dichiaratamente Inghilterra e Polonia, meno dichiaratamente la Francia pur bollandola come nemico storico dei tedeschi per quasi un millennio, ma ha incluso nel nucleo duro il gotha del fascismo storico, appunto Germania, Portogallo (memento Salazar), Spagna (Franco), Olanda (monarchia storicamente vicina ai valori nazisti), Austria e Slovenia come ex membri dell’Impero Austro Ungarico diventati ai tempi baluardi fascisti. E poi l’Italia, la cui gente tanto non capisce una beneamata mazza….
Ossia, io lo dico sempre all’amico Mitt, Scalfari conserva il seme fascista che lo fece essere attivista nero della prima ora nella sua giovinezza. E conferma altresì le tesi di J Goldberg, quello di Liberal Fascism, secondo cui il fascismo è un progetto squisitamente di sinistra, che non solo parte a sinistra ma rispecchia gli ideali falso-liberali necessari per imporre un progetto tanto elitario quanto autoritario. Ed i domenicali di Scalfari devono essere interpretati con questa chiave di lettura.
Proprio questi segnali evidentemente hanno fatto sobbalzare gli USA, oltreoceano hanno capito che il progetto euro-tedesco è pervasivo ed è destinato ad andare perfettamente contro gli interessi USA, che a termine si vedrebbero scalzati dal “cordinamento” Europeo a vantaggio della Russia. Ossia, bisogna impedirlo.
Ecco, gli USA vogliono tenere la Grecia nell’euro per questa ragione, ossia per indebilire a termine la Germania. E terranno l’anche Italia nell’euro [il paese con il maggior numero di basi USA fuori dai propri confini, certamente il maggior deposito di armi convenzionali fuori dai confini USA, Camp Darby] con il corollario di voler preservare un residuo di sovranità per i suoi alleati core [da non confondere con i paesi core-EU nei desiderata di Scalfari, …] in quanto a tempo debito serviranno per ribaltare il progetto tedesco. Ossia, Washington sta tenendo in gioco nell’Euro i suoi alleati storici in quanto serviranno a tempo debito ad indebolire Berlino in seno ad un Europa diventata ambiziosa e con governo teutonico. Ben consapevole che questo avverrà facendo leva sul fulcro dei potentati locali storici legati ad un ideale – guarda caso criptofascista, ossia dirigismo elitario – mai morto in certi paesi EU (e qui entrano in ballo le persone come Scalfari…). E quindi il fatto di intravedere ora il piano Funk dietro il progetto dell’Europa austera è puerile, pleonastico: l’Euro è lo stumento nazista per eccellenza, ossia precisamente quello che W. Funk aveva precomizzato nel suo piano per l’Europa comune successivo all’invasione militare.
In conclusione, se vogliamo uscire da questo caos dobbiamo sperare che gli USA ci supportino e le cose – grazie a Schauble – stanno maturando. L’altro aspetto che bisognerà cercare di evitare è una guerra intestina tra partners EU, i tedeschi han fatto guerre per molto meno (vedasi la minaccia di oggi apparsa su Kathimerini su possibili tanks nelle vie di Atene in caso di Grexit**), immaginatevi se i tedeschi venissero traditi da un paese che potrebbe ad esempio far salire la disoccupazione tedesca al 15%, immaginatevi cosa potrebbe succedere con un marco rivalutato di almeno – nel breve – il 50% rispetto alla nuova valuta italiana, le bellissime Audi resterebbero fantastiche ma chi le comprerebbe, così care? E gli operai resterebbero a casa, fatto salvo costringere il governo ad allearsi con la Russia per evitarlo… Tutto torna.
La partita si fa interessante.
Jetlag per Mitt Dolcino
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* http://www.repubblica.it/politica/2015/07/19/news/la_germania_preferisce_essere_sola-119378017/
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