Caos nel Congresso USA: i Repubblicani non riescono ad eleggere lo speaker. Candidato troppo “Morbido”

La maggioranza repubblicana al Congresso USA è ad uno stallo: il candidato prescelto Kevin McCarthy, californiano, non riesce a raggiungere la necessaria maggioranza di 218  voti, nonostante il suo partito goda di una maggioranza di 9 voti. La situazione si è ripetuta per tre diverse votazioni in cui il candidato democratico ha sempre ottenuto 212 voti, mentre McCarthy ha perfino perso un voto dal primo al terzo voto, passando da 203 a 202. Altri voti sono ricaduti sul Repubblicano Jim Jordan, che però appoggia ufficialmente McCarthy.

In realtà NESSUNO dei leader dei repubblicani si oppone al californiano McCarthy, ma, nonostante questo, gli mancano una ventina di voti. Quali? Quelli di una minoranza di trumpiani duri e puri che però non riescono a tollerarlo. Non si tratta di una questione di programma: Jim Jordan ha messo in chiaro che, per avere il suo voto, il presidente della Camera (lo “Speaker”) avrebbe dovuto impegnarsi su tre punti programmatici:

• difendere le frontiere dal flusso di migranti;
• rafforzare le forze armate;
• fermare le politiche di spesa di Biden.

McCarthy lo ha fatto ma non basta. Esiste un problema personale verso il candidato che ha due enormi difetti nei confronti dei più radicali: è californiano, come l’uscente Nancy Pelosi, e è un politico di carriera che nel passato ha fatto molti compromessi. Per questi motivi non risulta credibile nei confronti dei repubblicani più radicali, che non vedono la sua figura come di sufficiente rottura nei confronti della “Palude di Washington”.

In questa condizione difficilmente McCarthy potrà spuntarla, anche perché la discussione è proprio sulla sua personale figura. Un suo acerrimo avversario interno ha perfino chiesto fino a quando sarà autorizzato a sedere nell’ufficio dello Speaker, che ha temporaneamente occupato, pur non essendo eletto:

Gaetz sent a letter to the Architect of the Capitol questioning why McCarthy is allowed to occupy the Speaker’s office. pic.twitter.com/gOlXOtlHQj

— Juliegrace Brufke (@juliegraceb) January 4, 2023

A questo punto il partito o prosegue con McCarthy, a costo di sbriciolare il partito stesso, oppure sarà necessario trovare un’altra figura di mediazione, che, magari, non sia californiano…