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Cameron ai Leader UE: State spingendo la Gran Bretagna fuori dall’UE

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Da Voci dall’estero

L’Express descrive le piccate reazioni del premier britannico Cameron alla nomina di Juncker ─ candidato del PPE, sorta di democristiano, uomo probabilmente sconosciuto ai più fino ad ora ─ alla carica teoricamente più importante dell’UE: quella di presidente della Commissione Europea.

di Macer Hall ─ 27 giugno 2014
Il Primo Ministro ammette che sarà “più difficile” mantenere il paese dentro l’UE dopo la nomina dell’uomo che egli ha definito “un affiliato di carriera di Bruxelles” come prossimo presidente della Commissione Europea.
Sarà più difficile e la posta in gioco sarà più alta,” ha detto Cameron.
Un summit europeo aspramente diviso è giunto alla nomina dell’ex premier lussemburghese come presidente designato alla carica più importante dell’UE, a seguito di un voto senza precedenti, che ha infranto la tradizione di Bruxelles di prendere decisioni con consenso unanime.
Solo la Gran Bretagna e l’Ungheria si sono opposte alla nomina, aprendo una grossa spaccatura all’interno dell’UE.
Dopo la schiacciante sconfitta, un Cameron chiaramente scosso ma determinato ha detto: “Francamente, a volte si deve essere disposti a perdere una battaglia per vincere la guerra.”
Ha insistito di non provare alcun rammarico per il fatto di essere rimasto praticamente isolato, e ha detto che lo rifarebbe.
Cameron ha avvertito che i suoi colleghi europei si “pentiranno” della decisione, aggiungendo: “l’Europa ha fatto un grande passo indietro.”
Cameron si è opposto a Juncker a causa della sua carriera interamente trascorsa come affiliato di Bruxelles e dedicata ad accrescere le ingerenze dell’UE.
La Gran Bretagna accetterà il risultato e proverà a lavorare con Juncker, ha detto, aggiungendo: “Questo è un brutto giorno per l’Europa.”
Cameron ha riconosciuto che la decisione respingerà molti elettori britannici, e che ostacolerà la sua spinta a negoziare un nuovo patto di adesione all’UE da parte della Gran Bretagna, in vista del referendum per il dentro o fuori che si terrà entro la fine del 2017.
“Il lavoro è diventato chiaramente più difficile ma il mio obiettivo è rimasto esattamente lo stesso di prima, ed è quello di agire nell’interesse nazionale della Gran Bretagna,” ha detto.
Cameron era determinato a “combattere” per cambiare l’Europa al fine di mantenere la Gran Bretagna all’interno di una UE riformata.
“È diventato ora più difficile raggiungere quell’obiettivo? È comunque la cosa giusta da fare? Sì. Farò qualsiasi cosa per raggiungerlo? Sì, lo farò,” ha giurato.
“Sono assolutamente convinto di fare la cosa giusta. Sono perfettamente a mio agio con la decisione che ho preso.”
Cameron ha spiegato che i leader si sono mostrati d’accordo sul fatto di dover modificare il processo con cui la carica presidenziale viene decisa dal Parlamento Europeo.
Il vertice ha anche concordato delle garanzie per la Gran Bretagna contro la spinta di Bruxelles verso una “unione sempre più stretta”, ha detto.
I critici più feroci hanno dichiarato che il Primo Ministro ha lasciato il Regno Unito praticamente isolato in Europa.
Ma i parlamentari conservatori hanno celebrato questa sconfitta come segno di un allentamento dei legami tra la Gran Bretagna e Bruxelles.
Su Twitter Cameron ha dichiarato: “Ho detto ai leader dell’UE che si potrebbero pentire del nuovo procedimento per la scelta del presidente della Commissione.”
Starò sempre dalla parte degli interessi del Regno Unito.”
I capi di governo dei paesi UE hanno votato per Juncker con 26 voti a favore e 2 contrari, usando i sistema di voto a maggioranza  del Consiglio Europeo.
Cameron e la sua controparte ungherese, Viktor Orbán, sono stati gli unici due leader che non hanno alzato la mano quando Herman van Rompuy, il presidente del Consiglio Europeo, ha fatto la chiamata al voto.
La nomina del burocrate 59-enne attende ora solamente il sigillo del Parlamento Europeo, che aveva già spinto perché egli assumesse la carica.
Una fotografia circolata ieri su Twitter mostrava Juncker ─ noto per il suo amore per i vini raffinati e il Cognac ─ in attesa del risultato in un bar.
Durante un pranzo a base di gazpacho e rombo, prima del voto, Cameron aveva rabbiosamente avvertito che i leader erano stati “pilotati” verso la decisione, e aveva attaccato gli accordi dietro le quinte che avrebbero garantito il posto a Juncker.
Il Primo Ministro ha detto ai leader UE: “Oggi è un giorno triste per l’Europa” e ha dichiarato di essere “deluso di essere arrivati a questo punto.”
“Questo non è il risultato di una decisione democratica, ma di un accordo dietro le quinte,” ha detto.
Cameron durante il vertice ha dichiarato che la sua strategia di cercare di rinegoziare i termini di adesione della Gran Bretagna, e poi di far tenere un referendum per il dentro o fuori entro la fine del 2017, stava avendo successo.
I sondaggi hanno mostrato che il consenso per la permanenza della Gran Bretagna nell’UE stava crescendo a seguito dei suoi sforzi per guadagnare un maggiore potere contrattuale a Bruxelles, ha detto.
Ha assalito Juncker definendolo il “grande affiliato di Bruxelles”, che “è rimasto seduto alla tavola europea per due decenni.”
I funzionari di Downing Street descrivono l’offensiva di Cameron durante il pranzo come “un forte e appassionato intervento sulla posta in gioco.”
Cameron ha detto che c’era stato “un significativo spostamento di potere tra le istituzioni europee, e dei cambiamenti nell’architettura.”
Juncker “non ha legittimità nel Regno Unito” secondo il Primo Ministro Cameron.
I leader UE hanno accettato la sua nomina solo “per il quieto vivere.”
“L’approccio perseguito nel consiglio fino ad ora spinge allo scoperto le obiezioni fondamentali di due stati membri,” ha detto.
Mats Persson, direttore del think tank Open Europe, ha detto: “L’episodio di Juncker è chiaramente una sconfitta considerevole per Cameron, e se non si pone rimedio accrescerà il rischio di Brexit [uscita della Gran Bretagna dall’UE, ndt].“Tuttavia, non è certo la fine della storia per le grandi riforme europee.”

I parlamentari conservatori euroscettici ieri hanno segnalato il loro sostegno alla decisione di Cameron di rischiare l’isolamento in Europa per essersi opposto alla nomina di Juncker.
L’ex ministro conservatore John Redwood ha scritto sul suo blog: “La battaglia su Juncker è stata solo la prima scaramuccia in un lungo negoziato per le nuove relazioni tra il Regno Unito e il resto dell’Unione Europea.
Se il resto dell’UE continua ad essere così avversa alle richieste del Regno Unito, sempre più elettori britannici trarranno le loro conclusioni sulla desiderabilità di una nostra permanenza.”
John Baron, parlamentare conservatore, ha detto: “Il tentativo del Primo Ministro di fermare Juncker è stato lodevole.
“Avere un federalista nella posizione centrale non è positivo per le riforme.
“I popoli d’Europa hanno reso chiaro che vogliono un’UE che sia meno burocratica, meno interferente e meno autoritaria.
“Comunque ci siamo diretti sull’uomo, ora dovremmo dirigerci sulla palla [espressione che indica di giudicare gli argomenti più che la persona che li esprime, ndt].
“Ci serve una maggiore chiarezza sull’agenda di riforme, sia per definire meglio le alleanze all’interno dell’UE, che per convincere il pubblico scettico a casa che sulle riforme stiamo facendo sul serio.
“Promesse vaghe su ‘un accordo più conveniente per la Gran Bretagna’ non funzioneranno più.
“Un esempio è la necessità di riformare il principio della ‘Libertà di Movimento’, che ha superato la data di scadenza, dato che l’UE ha 28 stati membri con disparati standard di vita e livelli salariali.
“La pressione sulle infrastrutture richiede un’azione.”
Ma in alcune capitali dell’UE le considerazioni sulla posizione di Cameron sono state meno compiacenti.
Il giornale tedesco Bild ha scritto: “Cameron sta diventando sempre di più il Wayne Rooney della politica europa: si mette in fila, perde, e vuole tornare a casa.”

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