Difesa
Caccia di Quinta Generazione: qual è il migliore fra quelli di “seconda fascia”?
Mentre le superpotenze corrono verso la sesta generazione, potenze intermedie come Turchia, Corea del Sud e India sviluppano i propri caccia stealth. Un’analisi dei programmi Kaan, KF-21 e AMCA, tra ambizioni, tecnologie e sfide strategiche.

La corsa ai caccia di quinta generazione, più moderni, non si limita alle superpotenze, cioè USA, Russia e Cina. Anche paesi apparentmente
In questo contesto, il Pakistan ha annunciato l’intenzione di acquisire i caccia cinesi FC-31 entro la fine del 2025, spingendo Nuova Delhi a valutare opzioni alternative. La Russia ha colto l’occasione offrendo il suo Su-57 “Felon” con trasferimento completo di tecnologia e produzione locale, ma le prestazioni non sono tali da aver ancora convinto i militari indiani.. Mentre la Cina schiera già un gran numero di caccia J-20 e testa prototipi di sesta generazione, altri grandi paesi come l’India non hanno programmi attivi.
In questo scenario, tre programmi di potenze medie si distinguono per ambizione e autonomia strategica: il TAI Kaan turco, il KAI KF-21 sudcoreano e l’AMCA indiano. Valutiamo questi programmi e il loro livello d’evoluzione.
TAI TF Kaan: l’ambizione turca
Il TAI Kaan, noto anche come TF “Turkish Fighter”, è un caccia stealth bimotore progettato per sostituire la flotta di F-16 dell’aeronautica turca. Il programma, sostenuto da BAE Systems per il trasferimento tecnologico, ha visto il prototipo compiere il suo primo volo il 21 febbraio 2024. Un secondo prototipo è in costruzione e dovrebbe volare nell’ultimo trimestre del 2025.
Aziende turche come TÜBİTAK e Aselsan stanno supportando lo sviluppo di armamenti, sistemi di guerra elettronica, radar e avionica. Tra le capacità dichiarate figurano un sistema a radiofrequenza integrato (IRFS) con radar AESA MURAD, un sistema elettro-ottico integrato (IEOS) con ricerca e tracciamento a infrarossi (IRST), e la capacità di operare in coordinamento con droni come l’ANKA-III.
La questione dei motori è cruciale. Inizialmente, dieci motori General Electric F110 sono stati scelti per lo sviluppo. Tuttavia, Ankara punta all’autonomia. Haluk Görgün, Presidente dell’Agenzia per l’Industria della Difesa, ha dichiarato che “dopo il 2030, il KAAN volerà con un motore completamente nazionale”. A maggio 2025, l’azienda statale TEI ha svelato i dati tecnici del motore indigeno TEI-TF35000.
I piani di produzione prevedono la consegna di 10 caccia Block-1 all’aeronautica turca tra il 2030 e il 2033, con una produzione di massa a pieno regime tra il 2034 e il 2040, a un ritmo di due velivoli al mese. Il costo unitario potrebbe superare i $100 milioni.
Il Kaan sta attirando un forte interesse internazionale. L’Azerbaigian è entrato nel progetto e il 22 luglio 2025 la Turchia ha annunciato la partecipazione dell’Egitto, anche per la co-produzione. L’Indonesia ha firmato un contratto per 48 caccia, che però è più che altro una presa di interesse, del valore di circa $10 miliardi, che include trasferimenti tecnologici. Anche Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Ucraina, Malesia e Pakistan hanno manifestato interesse.
Il mercato potenziale è molto grande, ma non è chiaro quanto le tecnologie indigene turche siano avanzate.
KAI KF-21 Boramae: il falco sudcoreano
Il KAI KF-21 Boramae (“Falco da combattimento”) è un programma a guida sudcoreana, con una partecipazione iniziale dell’Indonesia, per un caccia multiruolo di generazione 4.5+, destinato a evolvere verso la quinta generazione. A differenza di altri, il KF-21 è stato progettato con armamenti esterni per le prime versioni, con baie interne previste per le varianti future.
Il programma è controllato per il 60% dal governo sudcoreano. L’Indonesia, inizialmente partner al 20%, ha ridotto la sua quota al 7,5% nell’agosto 2024. Il primo volo è avvenuto il 19 luglio 2022 e la produzione dovrebbe iniziare nel 2026. L’obiettivo è consegnare almeno 40 velivoli entro il 2028 e un totale di 120 entro il 2032 per l’aeronautica sudcoreana (ROKAF).
Nonostante un accordo per il trasferimento di 21 tecnologie da parte di Lockheed Martin, gli Stati Uniti hanno bloccato quattro sistemi vitali: radar AESA, IRST, pod di puntamento elettro-ottico (EO TGP) e jammer a radiofrequenza. Ciò ha costretto la Corea del Sud a svilupparli internamente, con il supporto di consulenti stranieri come Elta Systems e Saab. I motori sono i General Electric F414, prodotti su licenza da Hanwha Aerospace.
Lo sviluppo procede per fasi:
- Block I: Capacità di superiorità aerea con limitate funzioni aria-terra, entrata in servizio nel 2026.
- Block II: Caccia multiruolo con capacità di attacco e ricognizione, previsto per il 2028.
- Block III: Evoluzione verso la generazione 5.5+ con baie armi interne, materiali radar-assorbenti e avionica avanzata.
Il KF-21 ha già suscitato interesse sul mercato internazionale: oltre all’ordine indonesiano, la Malesia, il Perù, le Filippine, la Polonia, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti stanno valutando il velivolo. L’India lo ha fatto entrare nel programma MRFA. Il costo di partenza è di 65 milioni di dollari, meno del Rafale o dell’Eurofighter e del F-35.
Dei tre progetti questo è quello più avanzato, con un programma ben preciso di produzione, ma è anche quello forse più di generazione 4,5,. almeno sino al block III, che dovrebbe essere un ponte per la sesta generazione.
Lo stato dell’AMCA indiano
Il programma AMCA (Advanced Medium Combat Aircraft) è considerato una priorità strategica per l’India, la cui aeronautica militare (IAF) è scesa a 29 squadroni da caccia rispetto ai 42 autorizzati. L’AMCA è un caccia stealth bimotore di quinta generazione progettato dall’Aeronautical Development Agency (ADA) per sostituire i Sukhoi Su-30MKI.
Il progetto, approvato per un valore di $1.8 miliardi, prevede la costruzione di 5 prototipi, con un costo di circa $120 milioni ciascuno. La tempistica è però più lunga rispetto ai concorrenti: il roll-out del prototipo è previsto per il 2028-2029, il primo volo nel 2029 e l’induzione in servizio nel 2034.
Una delle questioni più delicate riguarda il modello di produzione. L’ADA ha spinto per affidare la responsabilità a un partner privato, citando il “non eccezionale record di consegne” della statale Hindustan Aeronautics Limited (HAL). Il 27 maggio 2025, il Ministero della Difesa ha approvato un “Modello di Esecuzione del Programma AMCA” basato su una partnership industriale. L’ADA ha quindi pubblicato una Manifestazione di Interesse (EOI) per selezionare aziende indiane, pubbliche o private, per lo sviluppo e la produzione in serie. Questo fa si che questo progetto, ptenzialmente molto interessante, sia in
L’imperativo strategico e il confronto finale
Mentre Kaan e KF-21 sono già in fase di volo, entrambi i programmi mostrano una forte dipendenza da tecnologie e sistemi occidentali. La vera distinzione dell’AMCA indiano risiede nell’enfasi strategica sulla tecnologia indigena e l’autosufficienza prospettiva, ma come insegna l’esperienza del Tejas, l’India può avere dei grossi problemi di sviluppo.
Sebbene la Francia, con il suo Rafale di generazione 4.5, possa rappresentare una soluzione tampone per l’India, il successo dell’AMCA è considerato un “imperativo di sicurezza nazionale”.
Il programma non è solo un progetto di un caccia, ma una priorità per mantenere la dominanza aerea e la postura strategica dell’India, riducendo al contempo la dipendenza da fornitori stranieri. Nella corsa per la supremazia aerea, la scelta indiana per l’autonomia tecnologica potrebbe rivelarsi il suo più grande vantaggio strategico in un mondo geopoliticamente instabile.
C’è poi l’ampio mercato dei paesi intermedi, dall’Arabia Saudita all’Egitto all’Indonesia al Giappone. Alcuni di questi si sono già accodati a progetti di sesta generazione, come il Giappone, ma altri devono ancora decidere la loro strada. Il mercato potenziale, oggi, è enorme.
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