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Buyback, come se non ci fosse un domani…….

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I corporate buyback, i riacquisti di azioni proprie, stanno accelerando al massimo da quando sono stati registrati nel 2009 in modo organico, come fa notare la Bank of America. Ecco un grafico che mostra questo valore sulla media delle quattro settimane. Da giugno vi è stata una vera e propria esplosione, come mai si era vista prima.

Su base annua i riacquisti azionari sono aumentati del 25%, con un incremento del 39% sul trimestre precedente. Un forte incremento che indica c’è il mercato azionario sia basato, in questo momento, soprattutto sui riacquisti di azioni proprie. Come si finanziano questi acquisti di azioni proprie? Con l’emissione di obbligazioni, che godono dei bassi rendimenti, ed abbiamo un record di emissione di debito aziendale, con un’emissione di oltre 400 miliardi di dollari a settembre.

Quindi le aziende si indebitato per riacquistare azioni proprie. In questo modo rendono più fragile la struttura finanziaria aziendale. Se fra un anno crescessero i tassi, cosa succederebbe? Se ci fosse un imprevisto nella vita aziendale, con quale cuscinetto potrebbe aiutarsi la società per assorbire le perdite? Inoltre se ci vogliono i buyback per sostenere i corsi azionari, qual’è il reale valore delle azioni? Qualcuno si pone queste domande nelle società, ed infatti c’è un record di vendite di azioni da parte degli insider, cioè gli amministratori e dirigenti delle società quotate

 

Quindi la borsa sta fornendo dei valori gonfiati e falsati dai riacquisti di azioni proprie. Le aziende non investono nella propria attività d’azienda, ma solo nella finanza, per “abbellire” il proprio valore azionario. Il prossimo rallentamento economico potrebbe indicarci quanto grande sia questa bolla, a scapito degli investitori. State attenti!

 


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