Attualità
BURUNDI: UN ALTRO STATO AFRICANO CACCIA L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’
In Africa l’OMS non sta avendo molto successo. Nonostante l’apporto di tanti “Benefattori”, nonostante il fondo da 7,5 miliardi di euro (finti in buona parte, per la carità, ma la cifra fa molto “Chic”) per le vaccinazioni raccolto, si fa per dire, dalla Commissione Europea e da Bill Gates, un altro paese dopo la Tanzania ha cacciato i rappresentanti dell’organizzazione internazionale a pedate.
Reuters riferisce che il Burundi sta espellendo il capo nazionale dell’OMS ed i suoi tre collaboratori, mentre il paese si prepara per le elezioni presidenziali che si terranno la prossima settimana. Il motivo è prettamente politico: l’OMS voleva che. per motivi sanitari, queste elezioni fossero rinviate, mentre per il governo la democrazia viene prima del distanziamento sociale.
L’atteggiamento arrogante dell’OMS e la sua volontà di importi anche in decisionic he non gli competono ha irritato fortemente il governo locale, che sta spingendo per tenere le prime elezioni del paese da quando il presidente Pierre Nkurunziza si è dimesso nel 2018, cioè da ben due anni. Il candidato favorito appartiene allo stesso partito del precedente presidente Nkurunziza e quindi c’è una forte fazione politica che spinge per avere un nuovo presidente. Nkurunziza era stato accusato precedentemente per aver violato i diritti umani e delle opposizioni per cui non era propriamente un angioletto, tanto che la sua precedente terza rielezione del 2015 era avvenuta con il boicottaggio delle opposizioni. Oggi in realtà le stesse opposizioni contestano la cacciata dell’OMS; ma, nello stesso tempo, non contestano la decisione di tenere le elezioni, a significare le comunque la decisione dell’organizzazione internazionale non era stata ben accetta da nessuno. Perfino in un minuscolo paese africano, con una storia non certo limpida e pulita, valutano la democrazia di più dei pareri degli pseudo esperti del OMS. Invece in Italia i virologi hanno spento la politica.
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