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Bull Shark e Stingray: da Israele i nuovi droni marittimi autonomi per la guerra del futuro

L’azienda israeliana Skana Robotics presenta il veicolo di superficie Bull Shark e il sottomarino autonomo Stingray. Due piattaforme navali all’avanguardia, gestite da un software avanzato, progettate per operare in flotte miste e ridefinire le missioni di sorveglianza e attacco.

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L’azienda israeliana Skana Robotics ha presentato una nuova coppia di sistemi marittimi autonomi: il Bull Shark, un veicolo di superficie autonomo (ASV), e lo Stingray, un veicolo subacqueo autonomo (AUV).

L’azienda ha affermato che queste piattaforme riflettono la sua spinta verso sistemi navali scalabili e basati su software in grado di operare senza soluzione di continuità sia con navi con equipaggio che con flotte senza equipaggio.

Bull Shark ASV

Il Bull Shark è progettato per gestire operazioni di superficie, trasportare fino a 150 chilogrammi (330 libbre) di carico utile e coordinare risorse di superficie e subacquee.

Rendering artistico dell’imbarcazione di superficie autonoma Bull Shark di Skana Robotics. Foto: Skana Robotics.

È dotato di avanzate capacità di tracciamento, sorveglianza e attacco, con una velocità massima di 50 nodi (93 chilometri/58 miglia all’ora) e un’autonomia di 120 miglia nautiche (138 miglia/222 chilometri).

Il veicolo supporta sia operazioni autonome che remote, offrendo versatilità per missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR), interdizione e comunicazioni.

AUV Stingray

Lo Stingray è un veicolo di pattugliamento in acque profonde in grado di svolgere attività ISR, guerra antisommergibile e protezione delle infrastrutture. Supporta anche l’ancoraggio sul fondo marino, la modalità standby silenziosa e la riattivazione per missioni prolungate.

Rendering artistico del veicolo subacqueo autonomo Stingray di Skana Robotics. Foto: Skana Robotics.

Con carichi utili modulari fino a 15 chilogrammi (33 libbre), può trasportare sonar, intelligence elettronica e sistemi di mappatura degli attacchi.

Il veicolo raggiunge profondità di 300 metri (984 piedi), percorre fino a 45 miglia nautiche (52 miglia/83 chilometri) e raggiunge i 12 nodi (22 chilometri/14 miglia all’ora) sott’acqua.

La durata della batteria di 24 ore è estendibile tramite pacchetti modulari, con supporto per la ricarica subacquea.

Skana Bullshark in mare

Backbone software

Skana ha costruito i veicoli per la produzione di massa, l’integrazione secondo gli standard NATO e l’interoperabilità con le flotte esistenti.

 Visualizzazione del backbone software SeaSphere e Vera di Skana Robotics. Foto: Skana Robotic

Il cuore dei sistemi è costituito da due piattaforme software: SeaSphere, che gestisce la pianificazione delle missioni e l’allocazione delle risorse, e Vera, che traduce i comandi a livello di flotta in azioni autonome localizzate.

Vera consente inoltre alle imbarcazioni di adattarsi ai cambiamenti ambientali in tempo reale e permette la collaborazione tra equipaggi umani e senza equipaggio.

“Il settore marittimo richiede un’autonomia in grado di sopravvivere alla complessità, adattarsi istantaneamente e operare senza compromessi”, ha affermato Idan Levy, CEO di Skana Robotics.

“Il nostro ecosistema di imbarcazioni e tecnologie supporta la condivisione dei dati in tempo reale, la riconfigurazione modulare e missioni sia completamente autonome che telecomandate, offrendo alle marine militari una resilienza operativa, un’adattabilità e una flessibilità senza pari”.

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